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Solofra. Via crucis cittadina.

Mercoledì 28 marzo 2018, ore 19,30. Si ripete la tradizione della via crucis cittadina nella valle conciaria.

Monsignor Mario Pierro, don Antonio Marchiori,  i padri giuseppini  Vito Accettura e Vincenzo Grossano, le Suore del convento di S. Teresa  e  la nuova congregazione delle 5 Pietre (operante  in quel di S. Francesco)   nonché   i gruppi di preghiera e i fedeli  hanno dato vita alla via crucis con la partecipazione di circa 300 persone, tra le quali c’era il nostro sindaco Michele Vignola con alcuni Consiglieri.
Il corteo, apertosi con una nuda croce portata a turno dai giovani, s’è snodato dalla chiesa di S. Domenico, attraversando  le principali  strade cittadine, per giungere nella piazza adiacente alla parrocchia di S. Giuliano Martire. La croce s’è fermata per 14 volte, al fine di camminare sulla scia delle stazioni della sofferenza di nostro Signore, con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota. E  proprio su questa via dolorosa s’è pregato per la famiglia e le sue  fragilità, specialmente  per  quanto   riguarda  i rapporti con i figli ,  i disabili e  le  terze economie, affinché   non ci si scoraggi e si confidi  nel Signore.  Sulla via dolorosa, all’altezza della chiesa di S. Rocco, all’inizio della nona stazione, il silenzio religioso è stato interrotto da un drappello di adolescenti, che sedevano sulle gradinate della predetta chiesa. Monsignor Mario Pierro, da buon pastore, li  ha invitati  ad alzarsi ,in segno di rispetto. Ma, ahimè, i ragazzi ,imperterriti ,non hanno partecipato al silenzio e  sono  scappati  a voce alta, tanto  da   far esclamare   a  don Mario : “ che sarà, domani,   di   noi, viste   l’indifferenza e  la  diseducazione dei  giovani ?” .
Dopo, il rituale è proseguito regolarmente, con la perplessità dei fedeli.
Al termine, il corteo s’è sciolto in quel di “Fratta”, in silenzio, con solenne benedizione impartita dal decano padre Vito, dopo una sintetica e profonda meditazione, incentrata sull’attualizzazione  dei  misteri dolorosi(in primis la  morte),  allo scopo di  “rinnovare il  nostro     al   nostro Salvatore” e  poter  rendere     i   nostri accadimenti  quotidiani  un  “lievito”  d’amore verso tutti  i fratelli e sorelle  in Cristo  risorto.
 

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