Piano di emergenza comunale di Solofra
osservazioni del circolo legambiente “soli offerens”
Il Comune di Solofra, ha provveduto, il 13/10/2015, alla pubblicazione del Piano di Emergenza Comunale, DELIBERA GIUNTA COMUNALE n°129 del 24-09-2015, per la durata di giorni 30, al fine di consentire eventuali osservazioni da parte degli Uffici comunali, degli Enti, delle Associazioni interessate e della popolazione. Legambiente, che è sempre stato vigile e attenta alla tutela del territorio e che spesso ha sollecitato l’aggiornamento del Piano vigente, al fine di fornire un utile contributo ha presentato via p.e.c. le proprie osservazioni e di cui si riportano i punti salienti.
Tra le varie incongruenze osservate, la più rilevante è l’errata definizione del rischio idraulico, negli elaborati del piano di Protezione Civile adottato, generata dal non aggiornamento delle cartografie. Ci riferiamo alla vigente cartografia del Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico (PSAI) adottato dal Comitato Istituzionale con Delibera n.1 del 23/02/2015 frutto del lavoro di omogenizzazione tra i PSAI delle ex AdB Sarno e AdB Nord Occidentale della Campania e successivamente corretta con un avviso di errata corrige l’aprile scorso, recependo le osservazioni presentate dal circolo ‘Soli Offerens’ di Legambiente. Abbiamo rilevato che nel piano è stata individuata un’area di attesa, Piazza Marello, e un’area di accoglienza o di ricovero, Scuola Primaria F. Guarino, che però ricadono in area a pericolosità idraulica elevata. Inoltre, Via Giuseppe Maffei, contrassegnata da frecce verdi, indicanti il “Percorso verso le aree di attesa”, in direzione Ponte San Nicola e rotatoria, nei pressi di Via Santa Lucia, ricade in area a Pericolosità da Frane Molto Elevata R4 e in area Rischio Idraulico Elevato R3 e ad avviso di questo circolo, sarebbe opportuno invertire la direzione. Infine, per Via Turci, contrassegnata da frecce verdi, è indicato nella cartografia del vigente come Alveo Strada. Pertanto gli scenari su cui basare la risposta di Protezione Civile risultano non corretti, anzi addirittura la loro attuazione potrebbe creare seri rischi all’incolumità delle persone.
Capitolo a parte per il Rischio Industriale. Nella relazione 1.1, del piano adottato, al punto 2.4 leggiamo: “Secondo quanto riportato nell’ “Inventario nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti” (D.lgs. 334/1999) aggiornato al dicembre 2014, nel territorio di Solofra non sono presenti industrie a rischio di incidente rilevante che non sono presenti poi procedure operative sulla quale si possa articolare la risposta del Sistema di Protezione Civile.” Seppur vero che nessuna attività di Solofra è inserita nell’inventario nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti, c’è però da segnalare che ai sensi delle direttive “Seveso”, l’elemento principale che caratterizza e classifica un’attività come “stabilimento suscettibili di causare un incidente rilevante”, è la presenza di determinate sostanze o categorie di sostanze, potenzialmente pericolose, in quantità tali da superare determinate soglie. Solofra è storicamente una realtà industriale, con la presenza di circa 250 immobili, in parte in esercizio e in parte in disuso e con la presenza anche di depositi di prodotti chimici. Con i dati in nostro possesso non possiamo stabilire né le quantità né le esatte sostanze utilizzate nell’indotto, perciò è da considerarsi essenziale far partire un censimento delle aziende presenti per ricavare dati concreti sulle produzioni e sulle tipologie di materie prime utilizzate, premessa indispensabile per ridurre il rischio industriale ai livelli più bassi possibili, prevenendo danni alla salute e all’ambiente. Da tener conto che nel territorio comunale sono stati censiti ben 168 SIR (ex SIN Bacino del Fiume Sarno) e inoltre la recente approvazione del “Piano di caratterizzazione della falda per l'area solofrana e montorese”, pongono in evidenza le problematiche ambientali attuali e di notevole rilevanza. Di tali aspetti il PEC adottato è carente, sarebbe opportuno che nel piano di Solofra sia predisposto un Modello di Intervento in cui definire i ruoli e i compiti delle strutture di Protezione Civile in materia proprio di Rischio Industriale.
Si consiglia anche di considerare una verifica per uniformare il reale piano del traffico, per poi confrontarlo con quanto previsto nella tavola 3.1 – elaborato 03 – Pianificazione del Modello di Intervento - CARTA DEL MODELLO DI INTERVENTO in quanto alcuni percorsi, verso le aree di attesa, risultano contrari ai reali sensi di marcia e tale condizione, in scenari di emergenza potrebbe aumentare le condizioni di caos.
Alla luce anche degli eventi del 2012 e del 31/12/2014, dove a causa di forti nevicate che hanno interessato il territorio comunale, e al fine di scongiurare il pericolo per la pubblica e privata incolumità si è reso necessario procedere alla rimozione della neve dalle arterie cittadine, allo spargimento del sale, per evitare il formarsi di lastre di ghiaccio, si ritiene opportuno anche l’inserimento nel PEC del rischio neve in quanto in caso di precipitazioni, dovrebbero attivarsi le idonee misure previste dal piano utilizzando le risorse disponibili dell'Ente, da elencare, e in aggiunta di quelli di Ditte esterne.
Tra le curiosità, al punto “1.1.1. POPOLAZIONE FLUTTUANTE” della Rel. 1.1. - Relazione del Piano di Emergenza Comunale PARTE I - PARTE GENERALE, si fa riferimento, erroneamente, alla popolazione “SANMARZANESE” e i dati e i riferimenti ai flussi turistici non sembrano essere relativi al comune di Solofra.”
Concludiamo con l’analizzare la parte più importante di un Piano di Emergenza Comunale: le esercitazioni e la campagna di sensibilizzazione alla popolazione. Riteniamo opportuno che vengano messe in pratica e calendarizzate, soprattutto a verifica, nelle condizioni più estreme e diversificate, la capacità di risposta di tutte le strutture operative interessate e facenti parte del modello di intervento previste.
Siamo certi di aver dato un prezioso contributo a chi, in un futuro prossimo, dovrà gestire le opere da effettuare e dare indicazioni precise per la tutela del territorio, senza tralasciare la giusta prevenzione.
CIRCOLO LEGAMBIENTE VOLONTARIATO ‘SOLI OFFERENS’
Via Aldo Moro n°33, Solofra (AV), info@legambientesolofra.it