Grazie alla disponibilità dei giovani dell’Ass.ne "Orizzonte 2000", nonché la testata giornalistica "Solofra oggi", il Dirigente scolastico dell'istituto comprensivo “F.Guarini” di Solofra, prof. Salvatore Morriale (in foto), ha potuto rivolgere un diverso augurio di buon Natale alle allieve e agli allievi che frequentano i tre segmenti dell’Istituto: infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

Un augurio non scontato e non banale che non dimentica il connubio tra mente e cuore, tra docente e discente.

L’augurio è avvenuto, infatti,  mediante un piccolo spazio che ha visto protagonisti gli zampognari,  figure importanti della tradizione natalizia.

Le dolci note della zampogna e della ciaramella hanno fatto rivivere a grandi e piccini presenti nei plessi della scuola, la magia del Natale, suscitando in ognuno emozioni diverse e spesso contrastanti.

Il Natale, nel rispetto inclusivo di ogni credo religioso, rappresenta una rinascita, e l’augurio che porta con sé è un invito a ricercare la profondità dei valori del vivere umano e cittadino, con particolare riferimento al rifiuto della violenza, alla ricerca del rispetto umano e  della diversità, alla ricerca di una comunicazione reale e non fittizia realizzata attraverso media e social, ma fatta, invece, di parole, sguardi e contatto umano.

L’invito rivolto dal capo di istituto ai ragazzi, attraverso gli zampognari, ha voluto rievocare il valore della tradizione, delle origini e della storia.

Nel corso di 2 giorni di presenza nei vari plessi, gli zampognari, oltre a eseguire il tradizionale “Tu scendi dalle stelle” di Sant’Alfonso Maria dei Liguori,  hanno accompagnato il momento musicale con brevi riferimenti culturali aventi ad oggetto la narrazione della storia degli strumenti utilizzati, zampogna e ciaramella, unitamente all’etimologia del termine “zampognaro” un musicista che, a differenza di altri suonatori, costruisce e realizza da sé lo strumento che suona.

Uno strumento a fiato realizzato mediante l'innesto di i 4/5 canne inserite in un ceppo legato in un otre di pelle di animale contenente aria insufflata direttamente dal suonatore, che emette un suono sinfonico attraverso l’associazione di più suoni e che, nello stesso tempo, crea un particolare legame con colui che lo suona. 

Gli zampognari hanno fatto divertire i più piccoli facendo ballare la tarantella alle loro maestre ed hanno eseguito per i più grandi un altro pezzo di S. Alfonso De’ Liguori “Quanno nascette ninno” spiegando perché il santo ne fece questa versione in dialetto.

Ma chi erano davvero  gli zampognari che  hanno fatto visita all’istituto Guarini?

In realtà si trattava di due musicisti professionisti, docenti di conservatorio, che - ci sarebbe da chiedersi - hanno portato tra gli studenti una provocazione o un invito?

In realtà una semplice ma profonda richiesta alle generazioni di oggi a coltivare i propri interessi senza dimenticare il passato,  continuando sulle orme di chi li ha preceduti.

Un augurio dolce dietro le melodie del Natale effettuato con la fermezza e la consapevolezza dell’importanza  dell’istruzione, sempre!!