Chiude Otto Pagine, contratto calpestato
«Dopo venti anni dall’uscita in edicola, la società che pubblica
Ottopagine comunica ufficialmente la chiusura del giornale cartaceo per
puntare tutto sulla tv e sull’edizione online. Un risultato che ha
portato ad una pesante riduzione del personale. Una scelta che arriva
calpestando il contratto nazionale e qualsiasi prerogativa sindacale. Il
Sindacato giornalisti della Campania è già al fianco dei lavoratori che
sono stati messi fuori dalla redazione e metterà in campo qualsiasi
azione perché i loro diritti vengano rispettati», è quanto afferma il
segretario del Sindacato giornalisti della Campania, Armando Borriello.
«Ottopagine è un giornale che anche sul web continua a vivere, e forse
anticipa una tendenza e segue quel che stanno facendo grandi gruppi
internazionali – aggiunge Gianni Colucci, commissario provinciale di
Avellino del SGC – Tuttavia, le modalità con le quali si è pervenuti a
questa fase, non convincono il sindacato e non possono apparire
consolatorie per noi giornalisti (quelli di Ottopagine e anche tutti gli
altri). L’assoluto silenzio in cui si è svolta questa fase della vita
del giornale, tra l’altro, ha acuito la solitudine dei colleghi che
hanno gestito questa fase di passaggio. L’editore non chiude tutte le
porte, si affida ad un progetto che potrebbe avere esiti interessanti,
tutti se lo augurano; ma alle spalle sono state lasciate molte macerie,
cioè posti di lavoro che non è detto saranno mai recuperati. Su questo
va tenuta alta l’attenzione – conclude Colucci – anche da parte della
politica, delle istituzioni. Se scompare un pezzo della cultura e di
informazione della provincia, ne siamo tutti responsabili; la crisi –
spiegazione buona per tutti i fallimenti -non è l’unica ragione della
morte di Ottopagine su carta».