Neonati prematuri morti a Bolzano.
Fulop): “Fare chiarezza su quanto accaduto".
Sanità. Neonati prematuri morti a Bolzano, inoltrato accesso agli atti. Di Monda e Coletta (Associazione Fulop): “Fare chiarezza su quanto accaduto, stop alla strage silenziosa delle infezioni ospedaliere. A novembre a Napoli Stati generali sulle Ica”
“Abbiamo inoltrato la richiesta di accesso agli atti alla direzione generale dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige affinchè venga fatta subito chiarezza sulla drammatica morte dei due neonati prematuri nell’ospedale di Bolzano avvenuta la notte tra il 12 e il 13 agosto. Dai primi riscontri, le cause sembrerebbero essere ricondotte alla trasmissione di una infezione da batterio causata dalla mancata osservanza di norme igienica all’interno del reparto di terapia intensiva neonatale. Si tratterebbe dell’ennesimo caso che viene ad aggiungersi alla lunghissima lista delle circa 14mila vittime che contiamo ogni anno in Italia. Una strage silenziosa che potrebbe essere arginata con semplici precauzioni che, tuttavia, nessuno controlla”. Lo hanno annunciato Raffaele Di Monda, presidente dell’associazione Fulop da anni impegnata in campagne nazionali di informazione e prevenzione sulle infezioni ospedaliere e sull’antibiotico-resistenza, ed Eleonora Coletta, presidente dell’Osservatorio Fulop, che hanno annunciato anche la convocazione a novembre a Napoli degli stati generali sulle Infezioni correlate all’assistenza (ICA).
“Per ridurre il numero delle vittime delle infezioni ospedaliere come prescritto anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – hanno aggiunto Di Monda e Coletta – servono protocolli rigidi che prevedano anche sanzioni per i mancati controlli sulla loro osservanza. A volte basta semplicemente igienizzare bene le mani per evitare la morte di un proprio caro. Per questo inviteremo agli Stati generali di Napoli il ministro della Sanità Orazio Schillaci, con il quale abbiamo avviato una collaborazione proficua su questi temi. Non è più tollerabile che l’Italia resti prima in Europa per numero di vittime delle Ica nell’indifferenza generale”.