Il cuore della politica dei nazional-populisti è impedire l'arrivo degli immigrati economici in Europa
scrivendo dell’atteggiamento dei Paesi europei nei confronti dell’immigrazione Michele Serra ha sostenuto che “se c’è un Europa politica certamente ostile all’idea di spalmare l’immigrazione sul continente, questa è l’Europa nazional-populista; maggiore collaborazione può venire, invece da quello che rimane dell’Europa europeista e socialista, che non è pochissimo. L’unica certezza, per ora, è che saranno i Salvini europei a sabotare i piani del Salvini italiano. E’ il nazionalismo, bellezza” (L’Amaca, La Repubblica, 28/6/2018). La mia opinione è che l’idea di spalmare l’immigrazione sul continente è solo una parte (forse secondaria) della politica di Salvini (e dei suoi omologhi nazional-populisti europei). Il cuore vero della politica dei nazional-populisti, invece, è impedire l’arrivo degli immigrati economici in Europa. Per loro ogni sistema da adottare per raggiungere questo obiettivo va bene: dalla creazione di hotspot nei Paesi nordafricani alla politica di “aiutare gli africani a casa loro”, dalla decisione di chiudere le frontiere terrestri al riaccompagnamento nelle nazioni di origine delle persone non gradite, e, come extrema ratio, dalla decisione di non soccorrere in mare i naufraghi fino alla chiusura dei porti. Mentre sulla decisione di non spalmare l’immigrazione sul continente ci possono essere incomprensioni e scontri non decisivi sugli altri aspetti della politica anti-immigrazione la concordanza è piena. Per questo motivo sono scettico sulla possibilità che nei prossimi mesi il fronte nazional-populista europeo si possa incrinare.