Prendiamo atto che a Serino oltre alla presenza di umili preti, sono stati nominati un sindaco-cardinale e un assessore-vescovo. Abbiamo compreso finalmente che Gaetano De Feo e Donato Di Zenzo, oltre a decidere chi deve fare le feste a Serino, decidono anche come e quando officiare i riti religiosi. Anziché scusarsi pubblicamente per eventuali comportamenti scorretti nei confronti del parroco di S. Biagio da parte di pochi cittadini serinesi, visto anche il ruolo istituzionale che ricoprono, ribadiscono ancora una volta, in modo impacciato, palesi accuse al parroco Don Gianluca. Il Sindaco e l’assessore Di Zenzo, col loro intervento, hanno ancora una volta dimostrato un’arroganza senza limiti, pubblicizzando donazioni con fondi pubblici e privati fatte alla parrocchia di S. Biagio. Possiamo solo dire che il Paradiso non costa 20.000 € (soldi pubblici) e non ci si vanta di aver fatto beneficenza facendo sprofondare Serino nel periodo delle indulgenze medioevali. Prendiamo in prestito le parole di Papa Francesco: “la beneficenza si fa in silenzio”. Ciò che il Sindaco non capirà mai è che con i soldi può comprare le castagne, non il rispetto della gente. Noi del Comitato Pro Serino ci battiamo per la democrazia e la giustizia e siamo sempre vigili della vita locale, perché amiamo questo paese nel suo complesso. Infine, le preoccupazioni del Comitato Pro Serino non riguardano le future candidature del Sindaco De Feo visti i suoi eccellenti risultati riportati in quasi nove anni di Sindacato: ha infatti mantenuto tutte le promesse fatte in campagna elettorale a cominciare dall’approvato PUC e dall’inaugurazione del Parco Faunistico, facendo di Serino una realtà “futura”. Escludendo dunque la candidatura in banche per ovvie ragioni e come Sindaco per legge, resterebbe la candidatura a Presidente di Comitati festa o a sacrestano. Se poi intende una candidatura a Consigliere comunale in una “futura” lista: povera Serino! 

Comitato pro Serino