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Solofra. Sempre più comune il ricorso ad ammortizzatori economici nel conciario

Chiusi i battenti della Fieramilano Rho, che ha ospitato la 103^ edizione di Lineapelle facendo registrare 25.376 operatori di settore e 1.167 espositori, gli operatori conciari solofrani sono tornati a casa confidando in una ripresa del comparto pelli. Tutti gli espositori locali hanno ammesso che vengono “dal secondo semestre del 2023 non facile anzi sottotono, problema non solo solofrano ma di tutti gli altri distretti italiani”. Infatti molte aziende conciarie solofrane sono ricorse agli ammortizzatori sociali, contratti di solidarietà ed altro. Qualcuno sottolinea che “c’è stato un calo d’ordini forse fisiologico” ma in generale tutti accusano delle difficoltà e c’è chi afferma che “il momento di flessione c’è stato e ci sarà sempre, risulta questa una caratteristica del nostro settore, bisogna farsene una ragione”. Tutti concordano sul momento di criticità legato “al contesto internazionale momentaneamente un po’ turbolento facendo accusare dei contraccolpi all’economia mondiale” e “le guerre in giro non ci portano clienti da altre parti del mondo”. L’incertezza economica, finanziaria e di mercato la si può superare “con progetti ecocompatibili”, interfacciarsi “col mondo della moda non solo quella italiana ma anche estera”, “lavorare sulla sostenibilità”, avanzare “nuove idee e proposte”. Alcuni giovani imprenditori precisano “noi siamo un service della moda, quello che ci impone lo facciamo”. C’è chi spera nel supporto della scuola visto che “l’istituto conciario ha sempre meno presenze e noi abbiamo bisogno di esperti del settore”. Alla fine tutti contano “in un mercato stabile con una crescita da settembre prossimo”, ossia il mercato invernale della pelle.

 

D.G.

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