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Comune conciario invaso dalle erbacce e fabbricati fatiscenti al centro.

Egregio Direttore, sono venuto a Solofra, per partecipare alla Prima Comunione di una mia parente. Il taxi mi ha lasciato in piazza S. Michele, dirimpetto alla Collegiata. Sono rimasto esterrefatto, per come è lasciato al degrado lo stabile, già adibito a pizzeria, prima del sisma del 23 novembre 1980. Ebbene, dopo circa 43 anni dal terremoto, questo edificio insieme ad altri dislocati, sempre, nel centro storico, rappresenta il biglietto da visita negativo del Comune conciario. Siccome sono arrivato prima del tempo, con un mio amico ho fatto un giro per le frazioni della cittadina conciaria. Durante il tragitto, ho visto erbacce che devastano strade, parchi, cimitero, senza parlare delle zone periferiche. Come mai, il sindaco popolare Nicola Moretti, pur essendone a conoscenza, fino ad oggi non ha posto rimedio alla pulizia delle suddette strade e dei luoghi sacri? A tal proposito, vorrei sottolineare che   i rovi sovrastano il cancello e la pericolante facciata della Chiesa dello Spirito Santo. Anche per questa ultima dalle pagine del giornale che Lei dirige, ha invitato le Amministrazioni comunali, che si sono succedute dagli anni ‘70 ad oggi, a prendere provvedimenti, per risolvere queste piccole problematiche.

                                                                                                         P. V. T.

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