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"E' come se Roma vendesse il Colosseo"

Primavera Meridionale, la risposta all'amministrazione comunale di Pratola Serra

Percepiamo, con sincero rammarico, che, ogniqualvolta si contesti non una compagine amministrativa bensì una scelta - a torto o a ragione, facile o difficile - si gridi ad una sorta di lesa maestà. E, finché accuse di strumentalizzazione arrivino dal cittadino che palesa dei preconcetti (sempre scusato) o da chi parla puntualmente contro non gli atti (che possono essere condivisibili o meno) ma tutti e tutto, nulla quaestio. Nel momento in cui, invece, una critica via social, con toni simili, giunga dalla pagina ufficiale dell'amministrazione comunale, una risposta risulta necessaria.
 
Precisiamo: la situazione prospettata dai commissari, ed a cui non abbiamo motivo di non credere, NON è imputabile all'attuale amministrazione comunale. Rimandiamo al mittente le accuse infondate di mera strumentalizzazione, in quanto non abbiamo interesse né motivo di accusare l'uno o di difendere l'altro, oggi. 
 
Oltretutto, minacce più o meno velate rivolte ai cittadini, rispetto a quello che potrebbe essere definito "chiacchiericcio" riguardante un fantomatico (a detta degli amministratori, e noi ci crediamo) compratore, non determina la normale condotta, a parer mio, di chi dovrebbe (e spero lo faccia, risulta prematuro dire il contrario ora) rappresentare tutto il paese, compresi il sottoscritto e quegli stessi contestatori. Anche perché il problema non è l'acquirente, semmai ci fosse, ma chi non prova a cercare una soluzione alternativa alla vendita di un bene pagato, sudato e, solo in un secondo momento, donato alla comunità, mediante l'acquisizione dell'ente, ovviamente. 
 
Se oggi c'è la possibilità di alienare il campo sportivo è perché prima, nonostante gestioni condivisibili o non condivisibili, quel determinato impianto non è stato venduto. Possibilità che, se effettivamente alienato il suddetto bene (e noi continuiamo a confidare in un ripensamento dell'amministrazione), sarebbe negata ai posteri, ai nostri figli, ai nostri nipoti. 
 
Il piano di rientro - non ancora approvato, la Corte dei Conti non ha imposto nulla - è stato redatto dalla triade commissariale, alti funzionari dello Stato e competenti in materia. Hanno cercato e trovato la strada più agevole ed immediata per rientrare dei debiti che loro stessi hanno constatato. Oggi c'è un'amministrazione finalmente politica, ed è un bene per la comunità. Ma, soprattutto, ci sono pratolani ad amministrare, che hanno il dovere di cercare - e semmai trovare - una soluzione diversa rispetto a quella più facile già in essere. Anche per questo, nello scorso settembre, io, in rappresentanza di Primavera Meridionale, proposi una lista unica, in cui tutti - davvero tutti - avessero la possibilità di assumersi le proprie responsabilità, offrendo il proprio contributo affinché si uscisse da questa drammatica situazione, insieme. E già allora furono assunte decisioni diverse, errate e controproducenti per una comunità già dilaniata.
 
Continuiamo a confidare nell'impegno dei nostri amministratori, nella speranza che si addivenga ad una soluzione alternativa, affrontando la fondamentale scelta tra ciò che è giusto e ciò che è facile.


 

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