Rifondazione comunista è in Unione Popolare
autenticamente progressista nelle grandi città. Oggi, al pensiero unico del mercato (che già accomunava, sostanzialmente, le destre e il centro-sinistra), si è aggiunto, in maniera inquietante, il partito unico della guerra, che ha sciaguratamente precipitato il Paese nella partecipazione, sia pur indiretta, a un conflitto dalle prospettive pericolosissime, che sta, tra l'altro, ulteriormente indebolendo l'economia nazionale, a partire dalla crisi energetica. Il pericolo, attualissimo, delle destre reazionarie, nazionaliste e autoritarie ( ieri a trazione leghista, oggi guidate da Fratelli d'Italia) si sconfigge contrapponendo ad esse visioni e programmi realmente alternativi e scelte politiche coerenti. Coerenza che, sicuramente non è prerogativa del PD né dei Cinque Stelle, che con esse hanno collaborato nel sostenere il governo Draghi, il governo dell'ulteriore commissariamento della democrazia e dell'accentuazione delle diseguaglianze sociali. Allo stesso modo non sono credibili quelle formazioni che, già all'opposizione del governo Draghi, non hanno esitato ad accordarsi "in extremis" con il PD in nome di una improbabile alleanza progressista.
L'unica sinistra credibile è quella anticapitalista, che rifiuta i compromessi, che rigetta gli accordi di potere, che pratica l'antifascismo - principio fondativo della nostra Repubblica - tutti i giorni dell'anno e non solo in occasione delle scadenze elettorali. L'unica sinistra credibile è quella rappresentata da Unione Popolare.