Montoro. Cartiera: "Chi mena il can per l'A.I.A?"
Abbiamo sollecitato la Regione Campania, e per conoscenza tutti gli enti interessati, per chiedere riscontro alle nostre osservazioni sulla realizzazione della mega cartiera.
Il lungo e tormentato iter della Conferenza dei Servizi volta ad ottenere l'Autorizzazione Integrata Ambientale(A.I.A.) per l'impianto della Cartiera Confalone nella zona P.I.P. di Chiusa di Montoro inizia il 12 luglio 2018 presso la Giunta Regionale della Campania, Direzione Generale Ciclo Integrato delle Acque e dei Rifiuti. A quella data mancano diversi ed importanti documenti e provvedimenti prodromici, per cui la Confalone chiede 90 giorni di proroga; ne chiede altri 90 con nota del 10 ottobre ed ulteriori 30 giorni con altra nota acquisita agli atti il 10 febbraio 2019.
Si arriva alla convocazione del 28 marzo scorso,mentre nel frattempo si deve integrare la Conferenza per convocare il Comune di Solofra,escluso in un primo momento, pur essendo interessato per il passaggio di un accesso all?impianto nel proprio territorio .
In quella occasione facciamo pervenire le nostre osservazioni , che vengono acquisite a verbale . Neppure a quella data l'azienda è pronta. Mancano ancora , tra le altre, l?autorizzazione all?impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica di 4300 KW e termica di 10.079 kw, il parere di conformità antincendio , l'autorizzazione allo scarico delle acque reflue (36.000 metri cubi annui) nonché, fondamentale, l'autorizzazione al prelievo ed utilizzo di 470mila metri cubi annui di acqua da pozzo : insomma non proprio quisquilie.
La Conferenza del 28 marzo viene ovviamente sospesa per l'acquisizione degli elementi mancanti ; il Presidente della Conferenza , dott. Barretta , dispone che la società Confalone spa fornisca tutte le informazioni e i chiarimenti del caso, che vengano trasmesse le autorizzazioni prodromiche al rilascio dell'A.I.A. in particolare per l'impianto di cogenerazione e per l'emungimento da pozzi; lo stesso presidente dispone che l'azienda fornisca ogni utile elemento di riscontro alle note dei portatori di interessi diffusi Legambiente e Circolo Sinistra Italiana Montoro-Solofra.
Oggi , a quasi quattro mesi dallìultima seduta, non ci risulta pervenuto alcun riscontro, né siamo stati informati circa l'iter dei procedimenti collegati.
Qualcuno a questo punto potrebbe ragionevolmente ritenere che le opere siano sospese. Niente affatto. Nel frattempo il cantiere non si ferma, si sbanca, si eleva, si rulla si fabbrica, i lavori vanno avanti spediti, anche di notte, né ci risulta siano stati effettuati sopralluoghi da parte delle competenti autorità su quanto osservato formalmente in sede di Conferenza dei Servizi.
Questi i fatti , ai cittadini lasciamo ogni riflessione
SINISTRA ITALIANA MONTORO-SOLOFRA
MONTORO BENE COMUNE
p.s. per completezza si riportano le ns. osservazioni presentate alla C.d.S. del 28/03 u.s.
Oggetto : A.I.A. impianto IPPC 6.1 b) Cartiera Confalone S.p.A. Impianto sito in localit? Torchiati- Chiusa Zona PIP Montoro (AV). Convocazione seconda seduta Conferenza dei Servizi per il giorno 28/03/2019
Con riferimento all'oggetto lo scrivente circolo Montoro-Solofra di Sinistra Italiana presenta le seguenti osservazioni.
Auspichiamo che la Conferenza dei Servizi sia occasione di profonda riflessione su un intervento che riteniamo fortemente invasivo di un territorio segnato da enormi e storiche criticità ambientali , che non potrebbe sopportare l?insediamento di un impianto che richiede l'utilizzo di ingenti risorse idriche e naturali senza ripercussioni irreversibili sull?ecosistema del comprensorio.
Il complesso intreccio di provvedimenti che si sono susseguiti ad oggi a nostro avviso è contrassegnato da forzature, deficienze istruttorie e documentali che ci fanno dubitare fortemente della piena legittimità del procedimento ?de quo?.
In primo luogo non possiamo non rilevare che la C.d.S. che dovrà decidere sul rilascio dell?Autorizzazione Integrata Ambientale venga convocata quando gi? i lavori di realizzazione dell?impianto sono in fase avanzata , dopo operazioni di sbancamento e movimento terra di grande impatto sull?equilibrio idro-geologico (già precario, come ammesso nelle stesse relazioni tecniche di supporto al progetto) , dopo l'edificazione di buona parte dei corpi di fabbrica.
Inoltre la frammentazione dei vari procedimenti autorizzativi a nostro parere non ha permesso alle autorit? competenti di pronunciarsi con una compiuta valutazione degli interessi pubblici coinvolti, in particolare quelli afferenti la protezione della salute, la tutela del paesaggio e dell?ecosistema , tanto più in un contesto già caratterizzato da emergenze ambientali tuttora in atto , quali l'inquinamento del torrente Solofrana, la contaminazione da PCE dei pozzi e delle falde esplosa nel gennaio del 2014(di cui ad oggi non si conoscono ancora cause ed estensione, essendo in attesa della
caratterizzazione) , la prossimità di insediamenti residenziali civili