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E' tempo che i veri democratici si ribellino a De Luca

Caro direttore, oggi è stato pubblicato da La Repubblica un bellissimo articolo di Isaia Sales che contiene queste parole su Vincenzo De Luca: “Com'è stato possibile che un personaggio politico che esalta pubblicamente la clientela, che ha promosso i suoi figli a ruoli di rango nelle istituzioni e nel partito, che ha fatto del trasformismo una pratica quotidiana, che ha identificato il potere politico nell'insolenza e nel dileggio degli avversari, che ha offeso e umiliato il suo partito e i suoi dirigenti in ogni occasione che gli è stata generosamente concessa (un caso di masochismo politico che non ha eguali nella storia dei partiti da cui deriva il Pd) sia diventato un'icona politica? Com'è stato possibile che un politico che è tutto il contrario dei valori che il suo partito professa, ne sia un esponente di primo piano?”. Dopo aver letto queste parole sacrosante viene spontaneo adesso chiedersi: 1) coloro che lo hanno votato e osannato non si vergognano almeno un poco di averlo fatto?; 2) come è possibile che coloro che, in Campania e fuori di essa, si sentono persone democratiche non si ribellino a questo personaggio?; 3) quando il Partito democratico si deciderà a chiedere seriamente conto all’emiro dei suoi comportamenti?; 4) quando il Movimento 5Stelle farà una seria autocritica sulla sua scelta, che contraddice la sua vocazione democratica e assembleare, di sostenere Gaetano Manfredi, un candidato a sindaco di Napoli scelto da un dittatore?


Cordiali saluti

Franco Pelella - Pagani

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