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Serino brucia e Nerone canta

E’ da tempo che in relazione al Covid ho preferito astenermi dal commentare e dall’influire su decisioni comunali, a differenza di altri argomenti sempre trattati criticamente e costruttivamente all’interno sia del Consiglio comunale che delle commissioni di cui faccio parte. Questo per evitare che certe azioni, seppur dettate dalla buona fede, potrebbero essere interpretate (malignamente) come inutili polemiche. Ed è anche giusto che chi ha l’onere della gestione della cosa pubblica debba poter lavorare con tranquillità in un momento così delicato. Ma ascoltare più e più volte il Sindaco Pelosi accusare i serinesi per comportamenti poco consoni alle circostanze, richiede un mio intervento a tutela della stragrande maggioranza dei miei concittadini che onestamente, con correttezza e sacrificio, hanno affrontato e stanno affrontando questa emergenza sanitaria. In primo luogo questi video-messaggi del Sindaco, ripetuti nel tempo, fanno passare l’idea di una Serino sprovveduta, di un picco di contagi che non poteva evitarsi. Ma diamo a Cesare ciò che è di Cesare. Non voglio aprire una caccia alle streghe, ma è anche giusto fornire una verità storica a cui è difficile sottrarsi. In primo luogo certi “padroni” di fabbriche avrebbero dovuto porre più attenzione su alcuni aspetti sanitari. Ad esempio i tamponi ai propri dipendenti si sarebbero potuti fare presso una struttura sanitaria autorizzata e convenzionata, così come hanno fatto altri “imprenditori seri e coscienziosi”, e non nei capannoni o negli uffici in modalità “assembramento”. In secondo luogo, per quei pochi che si assembravano in alcuni punti cardini del nostro territorio, in un situazione grave di “zona rossa”, dovevano essere formalmente invitati a tornare a casa dai vigili urbani. Ed è anche giusto, in occasione di un rifiuto, che tu da Sindaco imponessi al Comandante dei VV.UU. Pelosi di intervenire per somministrare multe salate come prescrive la legge: o già stiamo in campagna elettorale e ciò non è possibile? E’ tuo compito fare un giretto in macchina per Serino ogni tanto, onde verificare con i tuoi occhi la situazione territoriale (a mò dello sceriffo salernitano De Luca, che tu cerchi di imitare pallidamente con i tuoi video-messaggi) e imporre al comandante dei VV.UU. una più penetrante presenza sul territorio (anche con lo strumento degli “straordinari” o degli “orari compensativi”) e pretendere una più fattiva collaborazione di associazioni che vengono lautamente pagate con le nostre tasse comunali. Poi è assurdo che tu pubblicamente denunci assembramenti per feste e festini senza far comprendere cosa hai fatto praticamente per evitare ciò o per provvedere con formali atti giuridico-amministrativi una volta a conoscenza di queste goliardiche riunioni, deleterie per la nostra incolumità! Per quel che so, un Sindaco è un Ufficiale di Governo, “vale a dire organo diretto dello Stato”, e come tale, se è a conoscenza di fatti illeciti, ha il dovere e l’obbligo (non la semplice facoltà) di denunciare la questione alle autorità competenti (ASL in primis). In ultimo mi dispiace e mi rammarico, anche nei tuoi confronti, per il comportamento di qualche gestore di supermercato che tu conosci molto bene che “se ne frega” della tua ordinanza chiudendo anche alle 19.30 o alle 20.00 in totale stato di illegittimità, anche se per certe persone tale comportamento è pane quotidiano. Comunque bello quel detto napoletano: “fai come a Santa Chiara, dopo rubato fecero le porte di ferro”.

Ma cosa possiamo fare per il futuro? In primo luogo io avrei costituito una “commissione Covid” formata da consiglieri e dirigenti comunali nonché da esperti nel settore sanitario (medici curanti, componenti della Misericordia, infermieri, ecc.) che volontariamente davano la loro disponibilità con poteri consultivi e/o direttivi. In mancanza di un delegato alla sanità all’interno della Giunta Municipale, che già da tempo doveva essere nominato ad hoc, tale commissione rappresenterebbe una cabina di regia in grado di aiutare tutti. E’ necessario effettuare una sanificazione giornaliera dei locali pubblici; bisogna essere più vicini a persone anziane e disabili e, più in generale, ai nostri concittadini che ne fanno richiesta, onde procedere con tamponi molecolari (molto più affidabili di quelli rapidi) che il Comune deve mettere a disposizione gratuitamente (con costi minimi se ci si convenziona con particolari strutture sanitarie garantendo un numero minimo di utenti); richiedere uno screening di massa come hanno fatto altri Comuni nella massima sicurezza possibile; chiedere all’ASL un intervento attraverso la presenza di un camper per effettuare tamponi da personale qualificato come è avvenuto a Montoro o Ariano I.

In merito alla questione “ristori” poi, per le attività che sono costrette a chiudere sia per effetto di norme comunali che sovracomunali, non occorre imitare Draghi. Bastava prendersi l’impegno di sospendere e/o rimandare la tassa sui rifiuti “Tari” per agevolare quelle attività. Era necessario che tu, Sindaco, coadiuvato da alcuni responsabili comunali di settore, chiedessi un formale incontro con Irpinia Ambiente onde decurtare le spese vive in relazione alla mancata produzione e al mancato ritiro dei rifiuti solidi urbani nel periodo di chiusura così come puoi anche procedere a non far pagare completamente alle attività la Tosap o quantomeno ridurre le relative aliquote. In modo coraggioso, puoi anche proporre in Consiglio comunale che l’aliquota Imu sia rivista, poiché tale azione è di competenza comunale, agevolando così sia i commercianti che i lavoratori dipendenti. Se vuoi altri consigli io e amici fidati siamo a disposizione e saremo felice di aiutare i nostri concittadini rimanendo fermi su un punto: la stragrande maggioranza dei serinesi è rispettosa e diligente. Per la restante parte è compito tuo e delle forze dell’ordine attuare tutte le misure necessarie affinché si faccia rispettare la legge, non solo con video messaggi ma con l’effettivo impiego delle risorse comunali messe a tua disposizione. Un caro saluto lo rivolgo a tutti coloro che oggi soffrono insieme ai loro familiari, sperando in una pronta guarigione di vero cuore.

 

Il consigliere comunale

prof. Abele De Luca

 

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