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Tempo di Quaresima: Domenica I dell'Anno B

Nota introduttiva: Non si tratta di “omelia”, ma di riflessioni che vengono dalla meditazione della Parola di Dio e che possono offrire spunti per la  preghiera personale e l’omeliaSono graditi suggerimenti per rendere più utili queste riflessioni (mons. Francesco Spaduzzi, francescospaduzzi@virgilio.it) 

Tempo di Quaresima: Domenica I dell'Anno B

I - Marco 1, 12-15  - 1. Giovanni Battista presenta Gesù come l'Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo, e il battesimo del Precursore serve proprio ad aiutare a pentirsi dei peccati e a convertirsi e così prepararsi ad accogliere con cuore docile la persona e il messaggio di Gesù. Questi, non essendo peccatore, si sottopone al battesimo di Giovanni perché è il nuovo capo di un’umanità peccatrice,  nuovo Adamo ma senza peccato; egli vive tutta la sua vita nell’obbedienza perfetta alla volontà del Padre, che tutto ha previsto per la missione del Figlio sulla terra, e ne inizia la fase pubblica con l’umiliazione del battesimo. Il Padre risponde all'umiliazione di Gesù con la sua glorificazione: gli invia lo Spirito, che lo accompagna in tutta la sua vita terrena, e fa sentire la propria voce, che lo dichiara suo Figlio. Prima che Gesù inizi la sua missione in pubblico, c'è un ultimo passaggio da fare: nel deserto deve vincere le tentazioni di Satana e così mostrare come i suoi discepoli dovranno lottare contro il demonio per superarle. Perciò Gesù è spinto nel deserto dallo Spirito Santo (12 E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto); è lo Spirito che lo sostiene nella lotta contro il diavolo e lo porta alla vittoria e anche con i suoi discepoli farà lo stesso. Gesù fa una vita molto sacrificata nel deserto e passa i 40 giorni di digiuno nel contatto continuato col Padre, nella preghiera e nella meditazione: così stravince su Satana tentatore (13 e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche); in compenso gli Angeli lo servono (13 e gli angeli lo servivano). La vita di Gesù è tutta un esempio per noi ed è sorgente di forza per imitarlo. Anche noi, per vincere il diavolo e superare le sue tentazioni, dobbiamo dedicare tempo alla preghiera e alla meditazione della Parola di Dio e a fare sacrifici. La Quaresima ci propone anzitutto di dedicare più tempo all’ascolto di Dio e alla preghiera in risposta alla sua Parola, come espressione del nostro amore a Dio, poi di impegnarci di più nelle opere di misericordia corporale e spirituale come espressione dell’amore al prossimo, e infine di imporci un serio digiuno dei cinque sensi e della fantasia come espressione della nostra volontà di rinunciare al male, anzi di morire a esso, per aderire totalmente a Dio.

 2. Forse proprio mentre Gesù sta nel deserto, Giovanni viene arrestato e va a continuare la sua vita di grandi penitenze nel carcere, fino al martirio; allora Gesù si trasferisce in Galilea (14 Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio), dove è Nazaret e ci sono i suoi parenti e conoscenti; continua ad andare in giro, riprendendo e aggiornando la predicazione di Giovanni Battista, che esortava: Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino (Mt 3,2); Gesù aggiunge (15 e diceva) 2 elementi importanti: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo» (15). Riflettiamo sulle poche parole, che sintetizzano la sua predicazione: Il tempo è compiuto (15), cioè è finita l'attesa del Salvatore, durata millenni dalla creazione dell'uomo; è venuto chi è il nemico totale del Serpente (Satana) e ne schiaccia la testa. Il regno di Dio è vicino (15), cioè Gesù viene a invitare gli uomini a condividere l'inimicizia di Dio verso il suo avversario Satana, che è anche il loro peggior nemico - ed essi neanche se ne rendono conto. Si estende il Regno di Dio man mano che gli uomini si staccano da Satana e si avvicinano a Dio e lo accettano come Signore e soprattutto come Padre, rispettandone i precetti dell'amore. Convertitevi (15), cioè è necessario lasciarci trasformare dallo Spirito per diventare ed essere veri discepoli di Gesù; dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare e amare e agire. Credete al vangelo (15), cioè occorre riconoscere che Dio ama ogni uomo e vuole salvarlo; poiché non ci possiamo salvare da noi stessi, con le nostre forze, ma solo Dio lo può fare, di sua iniziativa e per mezzo di Gesù, Dio e Uomo, Maestro e Salvatore, Modello di vita: dobbiamo credere in Gesù per quello che è e accettare il suo insegnamento su quello che dobbiamo credere e fare e attingere da lui la forza per metterlo in pratica. La nostra salvezza dipende dal nostro rapporto con Gesù: Lui dobbiamo mettere al centro della nostra vita. Leggiamo il Vangelo, meditiamolo, contempliamo Gesù, come hanno fatto Maria e Giuseppe, gli Apostoli e i discepoli di tutti i secoli. E diventeremo uomini nuovi: conformeremo il nostro modo di pensare, amare, agire a quello di Gesù. Dobbiamo ammazzare le tendenze cattive che sono dentro di noi: di qui la necessità della lotta e dei sacrifici; è necessario amare i nostri fratelli con le azioni: perciò la necessità delle opere di misericordia corporale e spirituale.

II - Genesi 9,8-15 - Finito il diluvio e ritiratesi le acque dalla terraferma, Noè offre in sacrificio a Dio alcuni animali e Dio stabilisce un'alleanza con gli 8 sopravvissuti di allora e i loro discendenti del futuro (8-9 Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: 9 Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi) e con tutti gli esseri viventi (10 con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall’arca, con tutti gli animali della terra); con essa Dio si impegna a non distruggere più gli esseri viventi - uomini o animali (11 Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra) -, come era avvenuto nel diluvio. Dio indica anche un segno di questa Alleanza (12 Dio disse: Questo è il segno dell’alleanza,/ che io pongo tra me e voi/ e ogni essere vivente che è con voi,/ per tutte le generazioni future): l'arcobaleno (13 Pongo il mio arco sulle nubi,/ perché sia il segno dell’alleanza/ tra me e la terra); quando ci saranno nubi e comparirà l'arco (14 Quando ammasserò le nubi sulla terra/ e apparirà l’arco sulle nubi), Dio si ricorderà dell'Alleanza e impedirà il diluvio (15 ricorderò la mia alleanza/ che è tra me e voi/e ogni essere che vive in ogni carne,/  e non ci saranno più le acque per il diluvio,/ per distruggere ogni carne). E’ la prima Alleanza, di cui si parla nella Bibbia; essa è di iniziativa divina ed è con tutta l'umanità e gli esseri viventi; inoltre è unilaterale e incondizionata, nel senso che Dio non chiede niente all'uomo, anche se è ovvio che egli deve essere fedele a Dio; questa fedeltà è tutt'altro che scontata, se consideriamo le condizioni morali dell'uomo, che è debole e instabile e ha bisogno dell'aiuto di Dio per poter essere fedele. Questo aiuto verrà in abbondanza all’uomo grazie alla nuova ed eterna Alleanza, annunciata nell'AT e realizzata nel NT nella persona e nell’attività redentrice di Gesù: egli lo ricorda nell’istituire l'Eucaristia come rito per rendere presente il suo sacrificio e rinnovare l'alleanza. L'unione, che si realizza nella comunione eucaristica fra Gesù e il fedele, inizia già nel battesimo e si rafforza con gli altri sacramenti: questi riti trasmettono e consolidano la vita divina ed eterna nel discepolo di Gesù. Valorizziamo preghiera ed eucarestia, penitenza e digiuno dei sensi, carità fraterna e opere di misericordia corporale e spirituale per vivere la vita divina o per recuperarla. A questo ci serve il tempo di Quaresima.

III - 1Pietro 3,18-22 – (a) Il Figlio di Dio diventò uomo e visse, patì e morì una volta per tutte per i peccati di tutti gli uomini (18 Cristo è morto una volta per sempre per i peccati): fece questo con le disposizioni interiori di abbandono pieno alla volontà del Padre, con piena fiducia in lui, per amore a lui e alla sua immagine, che è l'uomo; con la sua obbedienza espiò i peccati dell’umanità, che sono sempre disobbedienza al Padre per mancanza di fede, speranza e carità. Gesù era ed è il Giusto e morì per noi ingiusti (18 giusto per gli ingiusti), per riconciliarci con Dio e riportarci a lui (18 per ricondurvi a Dio), dal quale ci eravamo allontanati. I nemici di Gesù provocarono la morte del suo Corpo (18 messo a morte nel corpo), nel senso che la sua Anima e il suo Corpo separarono fra loro, ma non dalla Persona Divina del Figlio, che restò comunque unito al proprio Corpo, che fu deposto nel sepolcro, e alla propria Anima (18 ma reso vivo nello spirito), che andò al Limbo dei Padri. Quanto grande è l'amore di Gesù per noi, che, per salvarci, patì per tutta la sua vita e specie nella passione e morte! Crediamo, speriamo, amiamo l'Amore di Dio per noi e per amor suo amiamo i fratelli. (b) Gesù con la sua Anima andò al Limbo, dove si trovavano i Giusti dell'AT e i buoni del mondo antico (19 E nello spirito andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere) e vi annunziò la salvezza, da lui operata; qui c'erano anche quelli che avevano rifiutato l'invito alla conversione, che aveva loro rivolto Noè (20 che un tempo avevano rifiutato di credere), mentre fabbricava l’arca e Dio aspettava con pazienza la loro penitenza (20 quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l’arca); nell'arca trovarono posto e salvezza solo Noè e i suoi familiari, 8 persone, mentre il diluvio faceva strage (20 nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell’acqua). Furono perdonati quelli che si convertirono, quando si resero conto che Noè aveva ragione e si pentirono di non aver creduto subito: morirono ma salvarono l'anima. Infinita la bontà di Gesù – riflesso della bontà del Padre -, che va a portare la salvezza anche agli uomini in attesa nel Limbo e li manda tutti in paradiso. (c) L’acqua, che salvò le 8 persone nell’arca, salva anche noi per mezzo del battesimo (21 Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi): esso non serve a lavare il corpo ma è preghiera, che rivolgono a Dio gli uomini convertiti e credenti per ottenere la salvezza (21 non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza). Esso produce i suoi effetti grazie alla risurrezione di Gesù (21 in virtù della risurrezione di Gesù Cristo); Gesù ricongiunse a sé il Corpo risuscitato e lo porta in Cielo (22 Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo) e Dio esalta Gesù anche come uomo al di sopra di tutti gli Angeli (22 e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze); da risorto Egli comunica a noi la vita divina, facendoci membra del suo Corpo mistico. Il Padre è l’origine della vita divina e ce la dà per l'attività dello Spirito Santo, ma ce l’ha ottenuta Gesù. La Quaresima ci deve aiutare a riflettere su queste verità e soprattutto sulla persona e l’opera di Gesù e aiutarci ad apprezzare quanto Egli ha fatto per noi nel passato e fa attualmente per noi nel comunicarci la salvezza per mezzo dei sacramenti.

EUCARESTIA. Essa rende presente Gesù e il suo sacrificio e perciò è la sorgente più abbondante di vita divina e di forza per essere fedeli a Dio; in essa si rinnova l’alleanza, che Gesù realizzò fra il Padre e gli uomini. Chiediamo alla Vergine SS. e a S. Giuseppe, agli Angeli Custodi e Santi Patroni, specie ai Santi Penitenti, di ottenerci la vera conversione e la fedeltà a Dio. 

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