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Non si può continuare a far riferimento all’Olocausto parlando dei tedesch

Caro direttore, riflettendo sugli stereotipi relativi ai popoli Corrado Augias ha scritto: «So benissimo che la Germania è ancora un argomento “sensibile”, la memoria bruciante dell’Olocausto torna immediatamente appena si evoca quel nome. Aggiungo: per fortuna. Però resta necessario distinguere. Ogni popolo può essere giudicato per diritto e per rovescio». (Italia, Germania e la trappola degli stereotipi; La Repubblica, 22/12/2020). Non sono d’accordo. Non si può continuare a far riferimento all’Olocausto parlando dei tedeschi. Se, come ha scritto lo stesso Augias, in Germania la ricerca scientifica è di prim’ordine, la letteratura è possente, i prodotti industriali sono di alta precisione non si può più far riferimento ad avvenimenti di 70 anni fa per giudicare i tedeschi. La disciplina di quel popolo adesso sta producendo solo effetti positivi.

Cordiali saluti

Franco Pelella - Pagani (SA)

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