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Santoro a difesa della Canapa con +Europa

“La decisione del Ministero della Salute sull'olio al CBD, il principio attivo della cannabis universalmente riconosciuto dalla medicina come non psicotropo, che ora in Italia è stato classificato come uno stupefacente e inserito nella tabella dei medicinali, genererà un danno enorme alle aziende e agli imprenditori italiani del settore della canapa, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro” lo afferma Antonio Santoro, della Direzione Nazionale di +Europa.

“L'OMS, oltre a riconoscere le proprietà mediche della cannabis, aveva raccomandato esattamente l'opposto, e cioè che i prodotti a base di CBD non avrebbero dovuti essere inseriti in nessuna tabella. Non si comprende la ratio di questa decisione che, purtroppo, fa il paio con il divieto di vendere infiorescenze, oli e prodotti derivati dalla canapa sativa nei tabacchi da parte del direttore generale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Minenna, nonostante tutti i prodotti rispettino il limite del THC previsto dalla legge. È evidente che sia in corso una guerra ideologica e insensata contro i coltivatori della canapa, che potrebbe portare alla distruzione di un intero settore economico” conclude Santoro.

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