Il Comprensorio serinese - solofrano- montorese resterà, ancora, al palo?!
Sanità ( ospedale” Landolfi”), infrastrutture, elettrificazione della tratta ferrata , cambio della destinazione d’uso nel polo conciario e reti idriche…problematiche sul tavolo di De Luca.
La Regione Campania, retta, ancora , da De Luca, non può permettersi di deludere , ulteriormente, le aspettative dell’Irpinia, in primis del Comprensorio serinese -solofrano- montorese , sedotto da faraoniche promesse elettorali, ma, sempre, abbandonato al proprio destino.
Il perché di tale affermazione è, presto, detto.
Per chi non lo sapesse, la chiusura del Pronto Soccorso presso l’ospedale “ A Landolfi “ di Solofra rappresenta un sintomo inequivocabile della pervicace volontà di far sì che l’ intero presidio della cittadina conciaria venga smantellato “pizzico a pizzico” e, quindi, cancellato dalla mappa sanitaria irpina.
Non è, forse, vero che il riconfermato Governatore aveva giustificato l’annessione al “Moscati “ di Avellino come un provvedimento in grado di tutelare il nostro ospedale?
Senonché , dopo oltre due anni da famigerato Decreto del 2018, si sentono e si fanno , ogni giorno, chiacchiere e promesse, ma, a livello operativo, siamo , letteralmente , a zero.
Eh, sì! Il tanto sbandierato adeguamento strutturale non è stato, ancora, attuato, a causa del mancato arrivo dei fondi ,destinati, tra l’altro, alle nuove sale operatorie, alla riqualificazione di tutte le unità operative nonché al rifacimento dei solai e delle facciate.
Purtroppo, lasciano molto a desiderare anche le infrastrutture, visto che l’elettrificazione della linea Salerno – Avellino –Benevento ha coinvolto soltanto il tratto che conduce da Salerno a Montoro, escludendo quello che va da Solofra fino al capoluogo sannita.
Giova sottolineare che il mancato completamento delle infrastrutture e dei servizi, oltre a determinare l’ulteriore spopolamento delle aree interne provinciali, rischia di assetare un durissimo colpo alle nostre zone industriali.
Ah, quasi dimenticavamo! Quando si procederà al tanto atteso e necessario cambio della destinazione d’uso delle aziende ubicate nell’importante polo conciario?
Dulcis in fundo, è paradossale per l’Irpinia, dare acqua all’intera Regione e alla Puglia, ma trovarsi in perenne crisi idrica.
Pertanto, ci sembra più che legittimo auspicare che il rieletto Governatore De Luca, forte del voto plebiscitario, riesca ad abbandonare la politica degli “spot”, per dedicarsi, anima e corpo, anche all’efficace ed efficiente soluzione dei molteplici e cronici problemi irpini.