La struggente lettera di Li.Si.Po. per smuovere la politica arida di umanità
Al Presidente della Repubblica
Prof. Sergio MATTARELLA
Roma
Al Presidente del Senato della Repubblica
Avv. Maria Elisabetta CASELLATI
Roma
Al Presidente della Camera dei Deputati
On.le Giuseppe FICO
Roma
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Giuseppe CONTE
Roma
AI PRESIDENTI GRUPPI PARLAMENTARI
DI CAMERA E SENATO
Roma
Per conoscenza
Al Prefetto di
Treviso
Al Sindaco di
Silea (TV)
Pregiatissimi,
questa Organizzazione Sindacale, LI.SI.PO. - “Libero Sindacato di Polizia”, con la presente vuole porgere alla preziosissima attenzione delle SS.LL. quanto di seguito si riporta che, in data 23 giugno 2019 è stato oggetto di lettera aperta al Signor Prefetto di Treviso ed anche di volantinaggio nel piazzale adiacente il Comune di Silea (TV): “la povertà estrema, quella dignitosa, troppo dignitosa, vissuta in silenzio e solitudine, abita in Treviso, via Capodistria n. 23 in un mono locale alimentato esclusivamente ad energia elettrica, ma risiede fittiziamente in via Treviso n. 11 Silea (TV). Il costo della locazione è di euro 270 di cui se ne faceva carico il Comune di Silea. In data 11.08.2020, come da nota a firma del Sindaco di Silea dott.ssa Rossella Cendron che si allega, il Comune ha ridotto al 50% il contributo per il fitto di cui si faceva carico. Il signor Eric Moroni deve lasciare l’abitazione entro il 31.10.2020 così come intimatogli dal proprietario dell’immobile di cui si allega nota. Il signor Eric Moroni è uno di noi, un uomo come tanti altri, una persona che per tutta la vita ha lavorato. Da svariati anni è senza lavoro, conosciuto da tutti come una persona buona. Ora passa le sue giornate assumendo medicinali (non tutti mutuabili) e per l’acquisto di alcuni deve ricorrere alla bontà di persone compassionevoli che, periodicamente, si fanno carico dei costi. Questo signore ha 58 anni di età, e mal vestito e “mal messo”. Se non bastassero i guai personali, l’indigenza, la solitudine, i ricordi duri e struggenti, le mancate risposte ai tanti perché, ha subito anche delicati interventi per neoplasia, è malato di “B.P.C.O.” di grado elevato ingravescente. Ci si commuove, giustamente, per un cane, un gatto, ma di fronte ad un essere umano, in difficoltà estrema, si volta lo sguardo altrove. È un “invisibile”, non esiste, da fastidio a questa società egoista ed ipocrita. Un uomo che non chiede o non sa chiedere, che non elemosina, ma proprio perché non chiede, perché ha quell’amor proprio e quella fierezza d’altri tempi, che merita la solidarietà di tutti. Il Signor Moroni ha sempre lavorato, ma la sfortuna e la malasorte, cose che possono accadere a ciascuno di noi, ne hanno fatto un “bisognoso”. Il nostro Paese accoglie tutti, garantisce alloggio, vitto, vestiario, cure mediche e quant’altro a tanti clandestini, migranti o aspiranti profughi che siano, ma per Eric Moroni, quale futuro è stato riservato? Praticamente, i suoi problemi non esistono, forse lui stesso non esiste. La triste storia di Eric Moroni qui rappresentata, è un caso di sicurezza sociale, quella sicurezza che riguarda la persona, i bisogni primari, l’essere cittadino ed essere umano. Questo Sindacato LI.SI.PO. si chiede: il Sindaco e gli assistenti Sociali, in considerazione del fatto che dal 31° ottobre 2020 Eric Moroni non disporrà più di un alloggio, cosa faranno? Sarebbe più che giusto garantire anche all’italiano Eric Moroni, lo stesso trattamento praticato per i tanti stranieri che vengono ospitati in Italia, ma c’è un problema urgente: trovare un tetto per quest’uomo. In tutta Silea c’è una stanza, un piccolo alloggio di edilizia o proprietà pubblica, da assegnare a quest’uomo? Ad oggi, purtroppo, si registrano solo promesse non mantenute" !!!
Ringraziando per la cortese attenzione, si porgono distinti saluti.
ORIGINALE FIRMATO AGLI ATTI
IL SEGRETARIO GENERALE
Antonio de LIETO