Chiusura reparto di Ortopedia… La Verde scrive, con criticità e proposte, al Dirigente Pizzuti.
Egregio Direttore, alcuni giorni fa, ho letto sul giornale on line, da Lei diretto, l’articolo dal titolo “L’ospedale Landolfi riapre o chiude? Le promesse di De Luca sono come quelle del sindaco Vignola?”.
Tale articolo evidenziava le faraoniche promesse elettorali , nell’imminenza delle elezioni regionali del 20/21 settembre prossimi.
A tal proposito, mi meraviglio che i Sindaci del Comprensorio di Montoro, Solofra e Serino abbiano creduto, subito, alla befana elettorale.
Mi sarei aspettato la ferma reazione dei primi cittadini, al fine di invogliare il Governatore a riaprire il pronto soccorso e a spostarlo nello stesso nosocomio, mentre si provvede alla sua ristrutturazione e al suo adeguamento.
Ma, come al solito, non si è mossa nessuna foglia. Sembra che i primi cittadini vengano messi in fila ed ipnotizzati dal lanciafiamme di De Luca!
Però, il primario del reparto di Ortopedia e Traumatologia del nosocomio conciario, dottore Antonio La Verde, ha inviato ad alcune testate giornalistiche una missiva, in cui auspica la collaborazione con il Dirigente Pizzuti, al fine di non far chiudere il predetto reparto, nel momento in cui iniziano i lavori di adeguamento dello stesso.
In particolare, il primario ha proposto di trasferire l’operatività del succitato reparto in quello di Pediatria, (al momento, libero) e di spostare il nido nel reparto di Ginecologia, visto che dispone di spazi idonei a poterlo ospitare.
Inoltre, lo stesso dottore La Verde ha messo in rilievo l’efficienza , ma, soprattutto, l’efficacia del suo reparto con le centinaia e centinaia di prestazioni ambulatoriali e gli interventi effettuati in un mese, che, moltiplicati per 12 mesi , diventano migliaia e migliaia.
Quindi, al fine di non interrompere questo servizio a disposizione di un ampio bacino di utenza, sarebbe opportuno che i Dirigenti e i politici valutassero bene le iniziative del Dirigente Pizzuti, in quanto-a mio parere- sarebbe in atto una strategia finalizzata a chiudere, “pizzico dopo pizzico” ( come dice Lei), i reparti del “Landolfi”. Il Comitato “Salviamo il Landolfi”, sicuramente, metterà in campo altre iniziative , per non far interrompere un servizio pubblico, a beneficio dei numerosi pazienti e delle rispettive famiglie.
F. Giaquinto