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I “Frattaioli”… processione ben organizzata e partecipata…

...gli Amministratori hanno rilevato le criticità?

I “Frattaioli”, lo scorso  1° settembre, hanno partecipato, con cuore umile, al pellegrinaggio a piedi al Santuario di Montevergine, rafforzando la loro fede con la partecipazione alla novena della beata Vergine Maria, dal 3 all’11 settembre  nonché  al triduo, svoltosi, in preparazione alla festa, dal 12 al 14 settembre scorsi.

Sicuramente, i fedeli sono stati catechizzati, a tal punto  da aver assimilato il concetti dell’amore e della misericordia, in  quanto pilastri per una società solida, ma, soprattutto, vivibile e giusta.

In base a questi principi sociali ed innestati nella fede in Cristo, dalle 19.00 dello scorso 15 settembre, il simulacro della Madonna di Montevergine è stato portato per le principali strade della parrocchia di S. Giuliano  Martire, insieme alle statue di S. Lucia e di S. Giuliano, senza dimenticare l’Arca dell’Alleanza con l’effigie della Madonna  e la cesta dell’abbondanza portata sulla testa da una devota .

Eh, sì! I  contadini dei rioni circostanti la parrocchia portavano in una cesta le primizie alla Madre di Dio.

 In ogni rione, padre Vincenzo Grossano ha elevato preghiere al Cielo, tramite l’intercessione della Vergine e dei Santi, al fine di farle “piovere” sulle necessità delle famiglie.

La processione è stata ben organizzata e partecipata, grazie alla coesione ed  abnegazione dei “Frattaioli”, che hanno dimostrato, ancora una volta, di saper gestire il programma della festa religiosa e civile, senza nulla togliere a padre Antonio Marchiori e monsignor Mario Pierro, che nella Collegiata hanno accolto la Madre di Dio con preghiere e canti mariani.

Dopo la sosta in Collegiata, la processione è proseguita per il rientro, accompagnata dalle armoniose note musicali del concerto bandistico “Città di Caposele” e dai canti popolari mariani, intonati da Gerardo De Piano.

Al termine della stessa,  la  Madonna di Montevergine  e i Santi Lucia e Giuliano sono  stati salutati in piazza   S.Giuliano , con fiori artificiali scoppiettanti.

Durante  il tragitto, è stato osservato il ripopolamento e lo spegnimento di alcuni rioni, rispettivamente, come “Carcarella” e “Stazione”, ma, soprattutto, la  mancanza di illuminazione sufficiente o assente, come sotto il ponte della ferrovia, all’inizio del viale “Principe Amedeo.

A questo punto, una domanda sorge spontanea: “ i nostri Amministratori, presenti alla processione, hanno rilevato queste criticità e le positività di come è tenuta la piazza antistante alla chiesa, grazie alla caparbietà e al sacrificio dell’amico Gerardo?”

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