Solofra. Processione di Sant’Antonio: in religioso silenzio
...Plauso al Comitato, al predicatore padre Luigi e al Parroco
Nella cittadina conciaria, i fedeli sono ,sempre, presenti nella storica processione di S. Antonio, in località “Balsami”, con o senza fuochi pirotecnici, con luminarie e cantanti o senza. Secondo noi, dopo aver ascoltato una buona parte dei devoti del Taumaturgo di Padova, il merito è di attribuirsi alla vita di S. Antonio, vissuta in grazia di Dio e a servizio dei poveri, tanto che il Signore accoglie le sue intercessioni pro popolo, facendolo conoscere come il santo di tredici grazie al giorno. Dopo tanti secoli, la vita e i miracoli di S. Antonio sono, ancora, conosciuti dal popolo, grazie all’ abnegazione dei pastori e dei fedeli di buona volontà. Infatti, la processione è un rito religioso, che prevede un percorso determinato ,al termine del triduo o della novena o della tredicina. Quest’ultima è stata tenuta da padre Luigi Petrone OFM,che ha catechizzato i partecipanti, rimasti attoniti per come poneva la Parola di Dio, ma, soprattutto, per come la faceva entrare nell’ introspettiva dell’anima di ogni singolo fedele. Giova sottolineare che la processione del rione “Balsami” si è ben radicata, in quanto la continuità generazionale ha consentito di trasmettere, ottimamente, il testimone della fede e della tradizione, come abbiamo constatato nella processione in onore del grande taumaturgo S. Antonio da Padova, che non s’è tenuta ,più, la seconda domenica di luglio, ma il 15 giugno, due giorni dopo la festa in cielo del santo. Il corteo , partito alle 19.15, è stato ben predisposto e cadenzato anche dalle armoniose note della prestigiosa banda “ Città di Rutigliano”, diretta dal M° Gaetano Cellamara. Tantissimi fedeli hanno seguito, devotamente e religiosamente, il Santo con litanie e canti popolari, ma, soprattutto, con segni tangibili. Infatti, oltre all’immensa cera, si sono notati moltissimi fedeli con piedi nudi che hanno calcato il cocente asfalto sia i vestiti francescani, indossati in onore del Santo, allo scopo di ringraziarlo, per tutte le grazie ricevute e che riceveranno. Formuliamo , di cuore, un plauso al catechizzatore padre Luigi, all’esimio monsignor Mario Pierro e al Comitato festeggiamenti, in particolare all’ imprenditore Antonio Guacci, dimostratosi un vero devoto nell’organizzare la festa in onore del Santo solo in modo religioso, riportandola ai tempi dei nostri padri, allorquando, dopo la processione, la banda si esibiva in quel dei “Balsami”