Mi sono sbagliato sul conto dell’ex magistrato Franco Roberti
Caro direttore, devo riconoscere che mi sono sbagliato sul conto di Franco Roberti, l’ex procuratore anti-mafia che adesso è eurodeputato del Pd. Avevo pensato che l’aver accettato, dopo il pensionamento, di fare l’assessore regionale con De Luca significasse per lui subire un condizionamento politico che gli avrebbe impedito di avere una piena libertà di giudizio. Ma, ripeto, mi sono sbagliato. Il suo forte attacco a Matteo Renzi per la vicenda dei parlamentari Lotti e Ferri a lui politicamente legati e per la decisione del governo Renzi di anticipare nel 2014 l’età pensionabile dei magistrati significa che la libertà di giudizio, già evidenziata quando era magistrato, l’ha mantenuta. Del resto aveva già fatto capire il suo atteggiamento qualche settimana fa, quando era ancora assessore regionale. Interrogato su Franco Alfieri, esponente del Pd, ex primo cittadino di Agropoli e attualmente candidato a sindaco di Capaccio, indagato per voto di scambio per un presunto scambio elettorale politico-mafioso relativo alle elezioni amministrative del 2017 ad Agropoli ha dichiarato: “Per i reati gravi è bene che l’esponente istituzionale si faccia da parte, attenda serenamente il giudizio e non dia l’impressione di voler sfruttar la carica politica per difendersi meglio”.
Cordiali saluti
Franco Pelella