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Comune, crediti inesigibili, dubbi sugli oneri fiscali e rilievi sul ricavato dalla tasse

Le motivazioni del no dei Revisori al Consuntivo

Una bocciatura senza troppo appello quella che il collegio dei revisori dei conti fa al bilancio consuntivo 2017. Il parere dell'organo di controllo piombato come un asteroide sulla scrivania del sindaco Vincenzo Ciampi è lungo ed argomentato. Oltre quaranta pagine in cui il collegio, presieduto da Giovanni Gerardo Parente, mette in evidenza errori, irregolarità e suggerimenti a cui l'amministrazione precedente, autrice del rendiconto bocciato, avrebbe dovuto porre rimedio. In particolare i revisori parlano di «gravi irregolarità contabili e finanziarie e inadempienze già segnalate al Consiglio e non sanate». Ad esempio, nonostante le ripetute raccomandazioni, «non risultato riconciliati i rapporti di crediti e debiti tra l'ente e gli enti strumentali e le società controllate e partecipate».

Tra i documenti non esibiti dall'ente, nonostante la richiesta di ulteriori delucidazioni, stando a quanto riportato nella lunga relazione, ci sarebbero l'elenco dei crediti inesigibili stralciati dal conto del bilancio sino al compimento dei termini di prescrizione, l'inventario generale, la relazione sulle passività potenziali probabili derivanti dal contenzioso. Palazzo di Città inoltre non avrebbe adempiuto agli obblighi fiscali relativi a Iva e Irap e l'importo della cassa vincolata, risultante dalle scritture dell'ente al 31 dicembre 2017, non corrisponderebbe a quello risultante dal conto del Tesoriere. Inoltre «non essendo stata predisposta alcuna ricognizione, in termini numerici, del contenzioso esistente a carico dell'ente, di conseguenza non è stata calcolata una passività potenziale probabile» e pertanto i revisori non sono in grado di attestare la congruità delle quote accantonate a copertura degli oneri da contenzioso. Rilievi sono stati evidenziati anche sull'iscrizione di quanto ricavato dalle tasse. Rispetto alla Tasi, le entrate accertate nel 2017 ammontano a 1.400.000 euro, quelle della Tari a 14.042.036 euro (di questi 10milioni e mezzo riferiti al ruolo 2017, il resto al ruolo 2016). Ma, secondo il collegio, bisognava calcolare in fondo crediti di dubbia esigibilità «quanto meno quella parte di entrate che l'ente non riesce a riscuotere tramite i ruoli normali».

Dulcis in fundo, il collegio boccia anche la relazione predisposta dalla giunta che non sarebbe stata redatta «conformemente a quanto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali (art. 231)» e non illustra «le gestioni dell'ente, i criteri di valutazione utilizzati nonché i fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio».

Ulteriori rilievi e suggerimenti riguardano, andando nello specifico, il capitolo per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, pari ad euro 1.270.000, rispetto al quale il collegio raccomanda agli uffici di attivarsi per il recupero di tale somma indicata nella convenzione (n.39 del 2009) con la Regione Campania. Per i canoni di locazione Erp per alloggi comunali, vista la rilevante entità dei residui attivi e considerato che il servizio di riscossione è stato affidato all'Agenzia ex Equitalia, l'organo di controllo sollecita l'ente ad attivare tutte le procedure necessarie per l'effettiva riscossione degli importi iscritti a ruolo. C'è poi il capitolo destinato allo Stadio Comunale che vede il Comune debitore verso la società Us Avellino di 309mil euro con una spesa imputata al capitolo "manutenzione straordinaria stadio Partenio" di soli 133.943 euro. «Ne deriva –scrivono i revisori- un maggior debito di euro 175.283 senza copertura finanziaria». Situazione da sanare con urgenza. Infine il collegio rileva che andava effettuato un rilevante accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità per il fallimento della società Gestioni Servizi Pubblici srl verso la quale il Comune vanta un credito di 2 milioni, ed invita l'ufficio struttura ambiente ad attivarsi per la riscossione delle somme a titolo di ristorno ambientale e royalties.

Una bocciatura rispetto alla quale toccherà adesso al sindaco Ciampi, di intesa con il Settore Finanze e con la sua parte politica, porre rimedio. E il caso diventa subito politico.

di Rossella Fierro

Fonte (IL CIRIACO)

http://www.ilciriaco.it/avellino/item/31390-comune,-crediti-inesigibili,-dubbi-sugli-oneri-fiscali-e-rilievi-sul-ricavato-dalla-tasse-le-motivazioni-del-no-dei-revisori-al-consuntivo-1.html

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