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Solofra: …il CoDiSo spa è il più ricco di tutti!

Tempo fa avevo scritto che se tutto fosse andato bene il Co.Di.So. spa non sarebbe stato più un “povero ricco”, ma un “ricco ricchissimo”, perché nelle sue casse sarebbero entrati 3.370.608,89 euro.

Ebbene, per il Co.Di.So. spa è andato tutto bene, anzi benissimo:il Tribunale di Salerno Ia Sezione Civile (Giudice unico dr.ssa Valentina Chiosi), con sentenza n°2128 pubblicata il 08.06.2018 ha accolto le ragioni della partecipata comunale per un credito residuo di euro 2.291.301,24 (oltre interessi di mora ex art. 5 D. Lgs. 231/2002), per la gestione della depurazione industriale, vantato nei confronti della Convenzione tra i Comuni di Solofra e Mercato S. Severino (stipulata il 30.06.2003), dello stesso Comune di Solofra e del Comune di Mercato S. Severino, e li ha condannati in solido tra loro. La sentenza ha anche escluso qualsiasi responsabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Commissario di Governo per il superamento dell’emergenza del fiume Sarno.

Era una causa segnata. La vittoria del Co.Di.So. spa non avrebbe potuto essere contrastata in alcun modo, stante l’atto di transazione sottoscritto il 2 agosto 2011, tra il Co.Di.So. spa e la Convenzione tra i Comuni di Solofra e Mercato S. Severino, che prevedeva l’espresso riconoscimento di un credito residuo di euro 2.291.301,24 a favore del Co.Di.So. spa, da pagare entro il termine essenziale di gg 150 decorrenti dal 1° settembre 2011. Il pagamento non è avvenuto nel termine indicato, ed era inevitabile la successiva condanna in solido della Convenzione tra i Comuni di Solofra e Mercato S. Severino, il Comuni di Solofra ed il Comune di Mercato S. Severino. Un eventuale appello non sortirebbe effetto alcuno, se non quello di ritardare il pagamento a scapito di ulteriori onerosi interessi moratori che, calcolati ad oggi (dal 01.09.2011 al 22.06.2018), ammontano già ad 1.145.474,85 euro, che sommati alla sorta capitale di 2.291.301,24 euro, fanno salire il credito del Co.Di.So. spa ad € 3.436.776,09 (capitale + interessi).

Ora mi chiedo, se fosse andata in porto la scellerata operazione di cessione delle azioni del Co.Di.So. spa messa in campo da Vignola con la delibera C.C. n°5 del 23.02.2017, con espressa richiesta al Consorzio CODESO (consorzio privato proprietario del 49% delle azioni Co.Di.So. spa) di acquisire il 51% delle azioni Co.Di.So. spa di proprietà del Comune di Solofra, senza procedere all’asta pubblica (come previsto per legge), che sarebbe successo?

Quanti e quali sospetti avrebbe generato un’eventuale cessione senza asta pubblica?

Questa è una delle innumerevoli dimostrazioni dell’inadeguatezza del sindaco Vignola, che, oltre ad impedire alla Città di crescere, rischia di far male anche a sé stesso!

Stessa cosa per i pozzi civili solofrani sequestrati per la vicenda TCE: la Regione ha finanziato con 750 mila euro la “Riattivazione dei pozzi di Montoro in localita` Chiusa e S. Eustachio” inquinati dal TCE (delibera G.R.C. n°366 del 12.06.2018 BURC n°42/2018:Piano degli interventi urgenti per la mitigazione e la crisi idrica), NULLA PER I POZZI DEL  COMUNE DI SOLOFRA, che non ha presentato alcun progetto, e si è  affidato alle fantasie milionarie dell’AATO, che ha presento «quatt’ cart’», buone sole per incartare maccheroni!...

Così avrebbero commentato i tecnici della Regione!

Di fronte alla disponibilità di risorse pubbliche per la bonifica, quali provvedimenti dovrà adottare il magistrato che ha disposto il sequestro dei 2 pozzi civili solofrani, nei confronti di cotanto incapaci ed inattivi amministratori? …

Ecco perché, il sindaco, con la sua inadeguatezza, fa male anche a sé stesso!

Ma torniamo al Co.Di.So. spa.

Uno strano destino lo avvolge: da oltre dieci anni, è andato avanti «a strazz’ e petazz’» (a stenti), ed è stato utilizzato dal Comune per fare lavori, anche urgenti, i cui pagamenti venivano sistematicamente rinviati alle calende greche.  Di questa società, nessuno conosce il curriculum degli amministratori ed il loro compenso. Nessun atto dispositivo viene pubblicato nella sezione trasparenza: tutto viene gestito “al chiuso” a conoscenza solo di pochi eletti. La legge impone la trasparenza e la pubblicità degli atti e dei bilanci, ma il Co.Di.So. spa (e, per la verità, anche della Solofra Servizi spa, che ha cambiato sì nome, ma non l’abitudine di omettere la pubblicazione degli atti, nonostante il suo presidente, in passato, si fosse professato un paladino della trasparenza, …ma di quella degli altri!), tacciono e omettono, ignorando persino i ripetuti solleciti del responsabile della prevenzione della corruzione del Comune di Solofra, Dr. Antonio Esposito.

Ora il Co.Di.So. spa è tecnicamente ricchissimo, ma per fortuna non ha alcuna voce in capitolo per la gestione dell’ingente somma di 3.436.776,09 euro, che compete esclusivamente al liquidatore, Avv. Achille Benigni: altrimenti, …sapremmo mai come vengono spesi?

mariomartucci

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