Fiano Love Fest quest’anno si arricchisce ulteriormente...non solo il titolo
della straordinaria manifestazione che si tiene a Lapio il 4/5/6 agosto, ma la
prima tappa di un itinerario turistico, uno dei soli due finanziati in Provincia
di Avellino dalla Regione Campania
in cui la cultura del vino in Irpinia diventa
folklore, storia, arte.
Cinque comuni dell’Irpinia Lapio (capofila), Montemarano, Castelvetere sul Calore,
Pratola Serra, Flumeri per un itinerario sensoriale che si dirama tra archeologia e
borghi antichi trasformandosi in una suggestione turistica privilegiata.
A dare il via
all’itinerario l’assessore al turismo della Regione Campania, Corrado Matera
insieme ai sindaci dei comuni coinvolti, presso il circolo della stampa di
Avellino.
Due tra i quattro DOCG campani vengono prodotti in questa terra baciata
dagli dei: il Fiano e il Taurasi. Una coppia straordinari di vini che sta conquistando il
mondo.
Lapio è la patria del Fiano.
Lo stesso nome del borgo deriva da questo vitigno. Nella
prestigiosa areale ricade anche Pratola Serra, con il fascino misterioso dei suoi
Dolmen.
Ma Lapio è anche uno dei principali comuni di produzione del Taurasi, p
rodotto dal
vitigno Aglianico, già noto in epoca romana come "Vitis Hellenica".
Sulla via riconosciuta del Taurasi si trovano Castelvetere sul Calore e Montemarano.
Città dove la gioia del vino si unisce a quella di manifestazioni antiche, che arrivano
fino ai riti dionisiaci. Le baccanalie, che nei secoli sono diventate mascherate e
Carnevali, si trasformano in Castelvetere e Montemarano in alcune delle espressioni
carnevalesche più famose a livello regionale.
La cultura del vino e della terra che diventa folklore dalle forti motivazioni religiose.
Bacco e Cerere si ritrovano spesso a condividere le stesse terre: i carnevali si sposano
con le grandi feste delle città del grano. A Flumeri l’alzata dell’obelisco di grano è un
inno alla fertilità e un ringraziamento per i buoni raccolti: prima un atto di fede nei
confronti di Cerere, poi venerazione per San Rocco.
Impossibile seguire l‘itinerario dei grandi vini docg irpini senza rendersi conto che si
sta percorrendo l’antico cammino dei greci su queste terre. Ed inevitabilmente ci si
ritrova a percorrere parallelamente la strada di magnifici oliveti. Anche la nascita
?