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Solofra: il ricatto!

Ai primi d’ottobre, c’eravamo lasciati con la trasformazione di SOLOFRA, da città della pelle e dell’accoglienza, in GOMOFRA, città dei trasferimenti…”  e ci ritroviamo con SOMOFRA 2.. CITTÀ DEL RICATTO.

Il merito è tutto di un’intercettazione ambientale (13 maggio 2014, in auto), di un amministratore comunale, del sindaco Vignola e di un dirigente del Partito Democratico.

L'amministratore (che a Solofra hanno già tutti individuato!), racconta in macchina (un fuoristrada, anch’esso noto!) all’amico Vignola ed al Dirigente PD (anch’esso molto noto!), di un suo incontro con un ex maresciallo (originario di Atripalda), cui ha chiesto se il luogotenente Friscuolo ha un punto debole perché lo deve ricattare, chiedendo informazioni specifiche sulle donne:“Ma un punto debole mi devi dire che io lo devo ricattare, ...ma le femmine gli piacciono?”

Sinceramente, stamattina, credevo proprio di essere su “scherzi a parte”. Ma la notizia - pubblicata su “il Quotidiano del Sud edizione Irpinia“- è proprio vera e non è affatto uno scherzo anzi, è un tentativo di ricatto!

Siamo passati da “GOMOFRA La Serie” a “GOMOFRA IL RICATTO”.

Questa volta è tutto chiaro, non c’è alcun ombra di dubbio sul totale coinvolgimento di Vignola e del Dirigente PD, in oscure manovre dirette più che a rimuovere “politicamente” un fedele rappresentante dell’Arma dei Carabinieri, addirittura, a ricattarlo, violando la sua onorabilità e la sua privacy!

L’amministratore, noto tombeur de femmes, sa che le donne (quelle altrui!) possono essere fonte di guai, e, per porre in essere il ricatto, punta tutto sui rapporti sentimentali del Luogotenente Giuseppe Friscuolo.

L’ex maresciallo (originario di Atripalda), però, non fornisce alcun dato idoneo allo scopo.

Né Vignola né il Dirigente PD, si rendono conto - consentitemi un francesismo - dell’enorme cazzata fatta, della gravità (anche penale) dei fatti posti in essere dal loro amico amministratore, e, tantomeno lo redarguiscono, anzi, se ne compiacciono: «ehh, è di Atripalda, … è amico del padre, è amico suo: hai capito?»

No, noi non abbiamo capito!

Egregio Signor Sindaco, noi, allora non avevamo capito le telefonate con l’ex senatore De Luca per far trasferire il Luogotenente Friscuolo (troppo attivo nelle indagini per l’inquinamento da tetracloroetilene e le omissioni di atti d’ufficio) e non capiamo, ora, quali tipi di COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE Lei cercasse, insieme al Dirigente del Partito Democratico, nel fuoristrada dell’esponente della sua Giunta Municipale, che Le racconta di aver fatto di tutto per ricattare il Luogotenente Friscuolo, senza che Lei abbia profferito verbo per condannare lo spregevole tentativo di ricatto.

Questa volta non c’è nessuno che millanta interventi su Ministri della Repubblica, ma c’è gente - rea confessa - che ha provato a ricattare un fedele funzionario dello Stato!

EGREGIO SIGNOR SINDACO, ad evitare che al prossimo tentativo di far trasferire il Luogotenente Friscuolo, qualcuno - in nome della stabilità dell’amministrazione, a sua insaputa o meno (!) - tenti addirittura di torturarlo, RASSEGNI LE DIMISSIONI PER INDEGNITÀ, sua del suo fedele amministratore e del Dirigente PD, convochi una conferenza stampa e chieda scusa al Comandante e alla Citta, … a meno che non voglia una Solofra come Scampia, Gela o Bagheria!

mariomartucci

 

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