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India: lo stato del Maharashtra vieta possesso e consumo di carne di manzo

Approvata dopo 19 anni dal governo indiano la legge sulla macellazione, il consumo e la vendita di vacche, tori e manzi nello stato del Maharashtra, capitale Mumbai. Chi mangia o possiede carne di manzo rischia 5 anni di prigione e una multa di almeno 10.000 rupie (145 euro). La decisione di vietare le carni bovine ha probabilmente l’obiettivo di colpire il commercio di pellame del Tamil Nadu che finora utilizzava il 40% di pelli provenienti dal Maharashtra. Con la mancanza di materia prima, il divieto farà aumentare il prezzo dei prodotti in pelle e affondare la produzione: il mercato interno non sarà in grado di soddisfare la domanda e l’importazione non sarà praticabile. In India su una popolazione totale di 1,2 miliardi di persone, l’80% è indù. Nell’induismo la mucca è considerata sacra e per questo in molti Stati dell’India sono in vigore restrizioni al consumo e alla vendita di carne bovina, anche se la legge introdotta in Maharashtra è considerata la più dura mai avuta nel Paese. In realtà, la maggior parte del manzo venduto in India proviene dai bufali d’acqua, che non sono considerati sacri. Tuttavia, questa carne è considerata di qualità inferiore e in Maharashtra rappresenta appena il 25% del mercato. La legge andrà a colpire circa 10,5 milioni di persone che dipendono dal commercio di carne bovina, un mercato controllato per lo più dalla comunità musulmana Querishi. I dalit (“fuoricasta”) sono coinvolti nel commercio di pellame e nel trasporto dei bovini. (mvg)

 

India— 13 March 2015

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