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Vetrella e la ferrovia irpina: un sogno o una beffa?

In una intervista ad un giornale online irpino, l’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella, ha dichiarato che per risolvere il problema trasporti in Irpinia è necessario investire nel potenziamento del trasporto su ferro e che l’amministrazione regionale ha in mente la possibilità di investire nella linea ferroviaria irpina sfruttando la prossima programmazione di fondi europei.

No, non stiamo sognando: basta fare una ricerca su Internet e trovare queste dichiarazioni. Siamo sicuri che non si tratti solo di dichiarazioni ad uso elettorale dopo che in 5 anni i problemi di trasporto dell’Irpinia sono stati trascurati ed anzi sono stati aggravati proprio grazie alla Regione Campania?

 

Ebbene questo Sergio Vetrella è lo stesso che si è reso artefice del completo taglio dei collegamenti tra Benevento ed Avellino e tra Avellino e Salerno che aveva costretto alla chiusura della stazione di Avellino, riaperta poi solo part-time dopo le proteste dei cittadini che hanno costretto la Regione Campania ad un rapido dietrofront; inoltre ha determinato la cancellazione dei collegamenti Avellino – Napoli ed Avellino – Roma, di tutti i collegamenti locali tra Benevento e Foggia per finire con la “sospensione” della linea Avellino-Rocchetta Sant’Antonio con il sostanziale risultato di cancellare l’Irpinia dalla geografia ferroviaria italiana.

 

Nel corso dell’intervista l’assessore ha citato un possibile intervento infrastrutturale, non meglio definito, tra Avellino e Benevento senza fornire ulteriori dettagli. Vetrella dimentica di evidenziare però che vista la posizione occupata da Avellino e vista la distribuzione nella provincia della popolazione irpina sono necessari interventi che guardino verso più direttrici: verso Napoli, verso Salerno e verso l’Alta Irpinia. Proprio il tratto tra Benevento ed Avellino è quello in cui si registra la più alta convenienza del treno rispetto alla gomma, eppure proprio a seguito delle determinazioni di Vetrella, diverse relazioni su ferro hanno dovuto lasciare spazio alla gomma.

 

Più volte dalla nostra associazione sono state avanzate delle proposte che mirassero a ridare dignità al trasporto su ferro nei nostri territori ed a risolvere situazioni di perenne isolamento dalle realtà che contano.

Ad esempio, in relazione alla linea Benevento – Avellino – Salerno abbiamo più volte proposto che si desse un forte impulso alla costruzione del raccordo ferroviario con l’Università di Salerno e quindi alla conseguente rettifica del tracciato tra Borgo e Solofra ed elettrificazione dell’intero percorso oltre alla possibilità di creare nuove fermate laddove la ferrovia attraversa centri urbani o industriali.

Numerose proposte che vanno nella direzione di creare una vera e propria Metropolitana Regionale, idea di cui si è parlato già da anni ma a cui non è stato mai dato seguito. Inoltre questo consentirebbe alla stazione di Avellino di diventare baricentrica tra le direttrici nazionali Roma-Napoli-Bari e Salerno – Milano.

Ebbene, tutte le volte che abbiamo portato queste proposte all’attenzione di Vetrella, ci è stato risposto che non era scritto da nessuna parte che l’Irpinia dovesse essere servita da relazioni ferroviarie e che quanto proposto rappresentava uno spreco.

Apprendiamo oggi che l’assessore ha cambiato idea, peccato che fin dal suo insediamento nella Giunta Regionale ha compiuto atti in senso diametralmente opposto a quello del potenziare il trasporto su ferro. Sarebbe un giusto riconoscimento ad una città, ad un quartiere ed ad una popolazione che sta pagando le scelte tragiche fatte 30 anni fa di localizzare nell’area industriale di Pianodardine l’Isochimica la fabbrica del veleno costituto dall’amianto che veniva coibentato dalle carrozze ferroviarie, nella prima fase, anche nella stazione ferroviaria di Avellino a cielo aperto. Una inversione di tendenza che finalmente può far completare il raccordo ferroviario a servizio della FMA e di tutto il nucleo industriale di Pianodardine e di una giusta collocazione dell’asse ferroviario Avellino-Lioni-Rocchetta nella progettualità del programma per le aree interne della Campania.

 

Eppure basterebbe poco per invertire la rotta, a cominciare da ripristino dei treni tra Avellino e Napoli: oggi sarebbe possibile raggiungere la città partenopea in 75 minuti fornendo una soluzione di trasporto importante non solo per Avellino ma anche per l’area del serinese, solofrano, montorese; una possibilità resa ancora più interessante dal prolungamento della Linea 2 di Napoli fino a S. Giovanni – Barra.

 

Nonostante tutto, ancora una volta vogliamo lasciare da parte le polemiche e ragionare in modo costruttivo. Per questo motivo nei prossimi giorni invieremo all’assessore delle proposte, corredate di tutti i dettagli tecnici, sull’istituzione di alcune relazioni ferroviarie, attuabili nell’immediato così da mettere subito alla prova la sua volontà di invertire rotta sul trasporto su ferro in Irpinia anche in funzione dell’utilizzo di specifici fondi europei pregressi e futuri in dotazione alla Regione Campania.

Un primo segnale positivo sarebbe la sospensione di tutte le corse autosostitutive attualmente esercitate ed il ripristino delle relazioni su ferro……in fin dei conti Vetrella sembra pensarla come noi, chi l’avrebbe detto!

 

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