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.... i cittadini si chiedono quando la città di Solofra sarà liberata da Vignola ed i suoi.

La città, due anni e mezzo fa, salutò l'elezione dei Sindaco Michele Vignola con grande entusiasmo. Davanti al comitato elettorale qualcuno appese un cartello nel quale si diceva che Solofra era stata finalmente liberata. Ora, ironia della sorte, i cittadini si chiedono quando la città sarà liberata da Vignola ed i suoi. Che dire: corsi e ricorsi storici.

Di Vignola si conosceva bene la storia e le idee, ha militato dalla DC al PD, da consigliere di opposizione per due legislature, a vice Sindaco 2007 – 2009. Aveva scritto, con analisi lucida, sullo stato dell’essere e sulle misure da prendere per rilanciare questa povera Solofra. Ora da amministratore i risultati però stentano ad arrivare. E restano solo gli annunci. L’ultimo è la “Realizzazione di un parcheggio interrato e riqualificazione di piazza Marello” che però la Regione ha stoppato. Il fatto è che la città aveva detto che era necessario guardare altrove. Le priorità erano altre ma con pervicacia si è andati avanti fino alla doccia fredda di qualche giorno fa. A livello politico fra le fila del governo cittadino qua e là spuntano delle voci di dissenso. L'ultima in ordine di tempo: la presa di posizione del consigliere di maggioranza Pasquale D'Onofrio che ha denunciato lo stato “comatoso” nel quale è piombato il Pd cittadino sotto la guida del segretario del sindaco, pardon, segretario di sezione Luigi Guacci. Per non parlare delle rotture con i consiglieri di maggioranza Gerardo De Stefano e Gabriele Pisano, ha dimostrato l’incapacità programmatica di questa amministrazione. E se a questo aggiungiamo l’ultimo risultato elettorale, “Le Provinciali”, è chiaro ed inequivocabile che nel centrosinistra, e nell’amministrazione Comunale si agitano forti malumori.

Infatti nessuno di loro ha voluto sostenere la battaglia elettorale alla Provincia di Avellino  causando il peso di una sicura sconfitta. Hanno candidato una gentildonna, la quale sola e con pochi altri ha sostenuto lealmente il confronto elettorale nella consapevolezza di aver come avversario la stessa maggioranza consiliare.

Su tutto l’emergenza idrica rispetto alla quale sono stati fatti solo passi indietro con il risultato di far crescere tra i cittadini una forte sfiducia nell’attuale maggioranza consiliare.

Al sindaco, che riconosciamo essere persona intelligente, noi rivolgiamo un appello  accorato: nell’attuale crisi economica e produttiva che stiamo vivendo sul territorio non si possono più ignorare i problemi della gente che non riesce più a sostenersi né a sostenere i bisogni primari delle proprie famiglie. Sempre di più questa crisi sta assumendo i caratteri di una drammaticità sociale dove i cittadini non trovano più risposte nella organizzazione dell’Amministrazione e si lasciano andare verso derive inimmaginabili e sciagurate. Alla politica e agli amministratori spetta il delicato compito di interpretare tali fenomeni, di prevenirli e di governarli.

Ed ancora se al Comune di Solofra si è delineata una forte e chiara crisi programmatica, bisogna avere il coraggio e la capacità di fare i conti con essa e di evitare che tale problema si riversi sui cittadini e sulla città.

Far finta che questo dato non esista è sbagliato e con il passare del tempo finirà per aggravare le conseguenze.

Quindi a questa amministrazione non rimane altro che rimettere il mandato e fare spazio ad una nuova ed esperta compagine amministrativa, prima che si facciano ulteriori danni.

 

IL CONSIGLIERE DI MINORANZA

ANTONELLO D'URSO

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