Logo

Solofra .La guerra dell’acqua.

Ganci e Solofra : il brigante e il politico

Si avverte ogni giorno di più il concreto pericolo di non poter liberamente disporre per se e per la famiglia  di acqua potabile a sufficienza ……. e la paura comincia a farla da padrona :  sabato i supermercati locali hanno esaurito in due ore  le scorte di acqua minerale…..

La ragione del disagio è nota a tutti : sostenere l’industria conciaria dopo che la stessa è stata privata dei suoi pozzi industriali dalle ordinanze di Vignola  e dalla  scellerata gestione dell’emergenza TCE .

Tutti accettano di buon grado di  “fare sacrifici” per sostenere industria conciaria (il motore del nostro sviluppo) nel momento del bisogno, ma nessuno accetta più che sia Vignola a gestire l’emergenza data la inesistente e “passiva gestione di questi nove mesi di crisi dove nulla è stato fatto, sia  per pozzi civili che per quelli industriali. Nonostante la grande emergenza, per   l’Irno Service spa….  non ci sono  problemi…. si comporta addirittura come se non fosse il gestore, e nello stesso tempo priva scientificamente dell’acqua e senza alcun avviso  i cittadini delle zone alte di Solofra  senza pensare a forniture alternative e/o programmare e pubblicizzate equilibrati turni di fornitura per le varie zone della città.

I vertici dell’Irno Service non hanno dimostrato alcuna capacità di programmazione della fornitura e nessuna sensibilità nella gestione dei problemi causati ai cittadini delle zone alte. Il segretario del PD locale inoltre non ha fatto affiggere alcun manifesto di lode al gestore del servizio idrico  ….  le dimissioni dei vertici dell’Irno Service sono quanto meno… un atto dovuto!

All’inizio dell’emergenza tanti avevano sollevato la facile profezia che l’acqua pubblica sarebbe stata insufficiente sia per  l’uso civile che per quello industriale. Tanti, anche senza essere Cassandra, avevano facilmente predetto che Vignola avrebbe distrutto la Città….bastava leggere il suo curriculum….( politica, solo politica…sempre politica)…… balenava però in qualcuno la speranza che… una volta diventato sindaco, non fosse così….. egoisticamente  fedele agli interessi della politica, del PD provinciale, dell’ASI, etc….  fino  al punto di distruggere la nostra città….  respingendo tutte le iniziativa volte a soddisfare concrete e reali esigenze sociali : dai cambi di destinazione ai frazionamenti degli opifici in zona ASI, dai nuovi pozzi, alla nuova rete idrica sacrificata  per un personale parcheggio politico in qualche assemblea elettiva o Ente di servizio.

Non intendo evocareLA GUERRA DELL’ACQUA”, ma chi ha sempre negato l’emergenza gridando ai quattro venti che (nonostante il sequestro dei pozzi civili pubblici e dei pozzi industriali privati),  Solofra era autonoma dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico (IRPINIA NEWS 16.01.2014. VIGNOLA :“IL SISTEMA IDROPOTABILE A SOLOFRA È AUTONOMO, SUFFICIENTE E PRONTO AD AFFRONTARE AL MEGLIO EMERGENZE IDRICHE”!!!)…  chi ha distrutto qualsiasi possibilità di intervento emergenziale, deve avere il coraggio di dimettersi :  non ha idee, non ha iniziative e…. quel che è peggio è che…..  nessuno lo considera più il Sindaco della Citta…. ma uno che sta lì a svernare!!

Dopo nove mesi è ormai “passata in giudicato” la sua inidoneità a gestire l’emergenza e ad adottare i necessari provvedimenti a tutela della salute dei cittadini, ora deve  intervenire il Prefetto con i poteri sostitutivi previsti dal T.U.E.L.il Prefetto ha il potere di adottare…. provvedimenti contingibili ed urgenti  al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica…., ove non vi provveda il Sindaco.

GANCI COME SOLOFRA.

Il prefetto Cesare Primo Mori a Ganci  il 1° gennaio del 1926 dispose la sorveglianza e la chiusura di tutte le condotte idriche situate a monte del paese per….. stanare i briganti.

Il Prefetto di Avellino, Carlo Sessa nel 2014, dovrebbe invece disporre ad horas a Solofra, in via d’urgenza, l’immediata fornitura con mezzi alternativi di acqua potabile ai cittadini delle zone alte e nel contempo adoperarsi con urgenza per l’apertura di nuovi pozzi civili.

A Ganci il brigante Albanese per non aver ridato l’acqua al paese (“domani matina vogliu tanta acqua a ganci come ‘u mari a Palermo!”)si consegnò al prefetto Mori…. per scambiare la sua vita con l’acqua per la gente di Ganci….. per mantenere per l’ultima volta la sua parola di uomo!”

A Solofra sono nove mesi che il politico fa vivere ai cittadini un’ingiustificata emergenza, vantando  una inesistente autonomia idrica e negando addirittura l’emergenza :  aveva anche promesso di dissequestrare i pozzi industriali entro 10 giorni” e ora…..  non sente il bisogno nemmeno di scusarsi pubblicamente con i cittadini e con le imprese : sarebbe necessario un atto di umiltà… ma a dimettersi non ci pensa proprio…. gli toccano almeno altri tre inverni !

mariomartucci

Condividi quest'articolo

Altri articoli di Ambiente


Contattaci

  • Telefono: 347/ 5355964

  • Email: solofraoggi@libero.it

  • Email: ilcomprensorio@libero.it

Seguici