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Ascensione dell’Anno A

Non si tratta di “omelia”, ma di riflessioni che vengono dalla meditazione della Parola di Dio e che possono offrire spunti per la  preghiera e meditazione personale e l’omelia. Sono graditi suggerimenti per rendere più utili queste riflessioni

mons. Francesco Spaduzzi, francescospaduzzi@virgilio.it      

 

I - Matteo 28,16-20 – 1. I discepoli - solo gli 11 Apostoli o anche altri discepoli? -, obbedirono a Gesù per incontrarsi con lui in Galilea, su un monte non nominato, (16 Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato). Gli Apostoli vedono Gesù - sembrerebbe per la prima volta da risorto, perché Matteo non racconta le apparizioni del giorno della resurrezione - e si prostrano in adorazione davanti a lui (17 Quando lo videro, si prostrarono). Non sappiamo come interpretare quel dubbio che hanno (17 Essi però dubitarono) e chi lo ha: Gesù lo scioglie avvicinandosi a loro (18 Gesù si avvicinò e disse loro); Matteo forse si riferisce ai dubbi, che i discepoli ebbero appena arrivò la notizia della resurrezione e che scomparvero con le apparizioni, ma potrebbe darsi che i discepoli qui si interrogano chi è quello che sta apparendo e lo riconoscono quando si avvicina. Per quanto riguarda noi, se vogliamo incontrare Gesù, andiamo agli appuntamenti che egli ci stabilisce: sono le sue 7 presenze; per mezzo di questi incontri con lui rafforzeremo la nostra familiarità e confidenza con lui e supereremo tutti i dubbi; sentiremo il bisogno di adorarlo, ringraziarlo, chiedergli perdono, supplicarlo. Anche perché in Gesù, che si fa vicino a noi, incontriamo pure il Padre e lo Spirito Santo e tutto il suo Corpo Mistico (20).

2. Che cosa produce il suo incontro con noi? Ce lo dice Gesù. (a) Con la sua glorificazione, che include la resurrezione e l'ascensione, la sessione alla destra del Padre e l’invio dello Spirito, il Padre dà a Gesù, Dio e Uomo, tutti i poteri (18 A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra). I Magi si prostrarono davanti a Gesù Bambino, Dio nascosto; gli Apostoli si prostrano davanti a Gesù glorificato; e anche noi con loro stiamo in adorazione, riconoscendo Gesù come re dell'universo. Per questa autorità, che ha come Dio e uomo e come Salvatore degli uomini, egli ordina ai discepoli che vadano (19 Andate dunque; cfr Mc 16,16) in tutto il mondo (Mc 16,16), - e quindi anche ai paesi dei non ebrei - e ammaestrino tutti gli uomini, perché credano in Gesù e nella sua dottrina (19 e fate discepoli tutti i popoli) e - premessa la fede – diano ai credenti il battesimo e gli altri sacramenti nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (19 battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo). Per il battesimo il credente diventa membro del Corpo di Cristo, è consacrato alla Santissima Trinità ed è inserito nella famiglia di Dio: è figlio adottivo del Padre, fratello di Gesù Cristo, dimora e amico e sposa dello Spirito Santo ed è concittadino dei Santi; anzitutto riceve il perdono dei peccati e la vita divina ora con la promessa della salvezza eterna alla morte e della resurrezione dei corpi alla fine del mondo. Per ricevere da Dio in dono la salvezza definitiva il discepolo deve ascoltare l'insegnamento degli Apostoli (20 insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato) per poter assumere lo stile di vita che Gesù ha indicato per i suoi discepoli, praticando il comandamento dell'amore a Dio e al prossimo. Ovviamente tutto questo vale anche per noi. Dobbiamo credere in Gesù, ricevere i sacramenti secondo le indicazioni della Chiesa, approfondire il significato e le esigenze del battesimo e dei doni che ci ha dati e soprattutto la conoscenza di Gesù per amarlo di più e imitarlo meglio. (c) Il Vangelo di Matteo inizia con la venuta di Gesù, “Emanuele” cioè Dio-con-noi (Mt 1,23) e si chiude con la promessa, che Gesù fa ai discepoli, di restare con loro per sempre, ogni giorno, per i secoli dei secoli: Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (20). Il nome “Gesù” significa Yahweh salva; già Yahweh include: “Io esisto, sono presente, sono qui per voi, per fare per voi tutto quello che vi abbisogna, perché sono con voi”, ma Gesù rende tutto esplicito con la sua promessa. Ricordiamo che sono ben 7 i modi in cui Gesù risorto si fa presente in mezzo a noi. Non siamo mai soli perché Padre e Figlio e Spirito sono sempre con noi.

II - Atti degli Apostoli 1,1-11 - Luca parla dei preparativi di Gesù all'ascensione (1-8) e dell'evento (9-11). (a) Gesù, prima di essere assunto dal Padre in cielo, si intrattiene con gli Apostoli, che dopo una notte di preghiera egli aveva scelti per mezzo dello Spirito Santo tra i tanti discepoli (2 fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo). Per 40 giorni dopo resurrezione, si mostra loro vivo e in azione, come lo avevano visto durante la vita pubblica (1 Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi), e dà prove certe di essere risorto; completa anche la loro conoscenza circa le caratteristiche del Regno di Dio (3 Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio). Durante un pasto a Gerusalemme li invita a restare in città finché non  sia adempiuta la promessa del Padre e che Gesù aveva ripetuta (4 Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me), cioè che avrebbero ricevuto lo Spirito Santo fra pochi giorni con un “battesimo” differente da quello di Giovanni (5 Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo). Le istruzioni sul Regno di Dio (3) suscitano la curiosità di qualcuno dei presenti, che chiede se è venuto il tempo, in cui lui avrebbe organizzato il Regno di Israele (6 Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?»). Gesù era venuto per il Regno di Dio - e non per quello d'Israele – e perciò evita di rispondere (7 Ma egli rispose: Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere) e rimanda tutto alla venuta dello Spirito Santo, che avrebbe dato loro la forza di diffondere il Regno di Dio – secondo le idee di Dio e non secondo le loro - con la loro testimonianza fino ai confini del mondo (8 ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra). Liberiamoci anche noi della ricerca del regno d'Israele, dei regni terreni, per impegnarci seriamente a realizzare il Regno di Dio con l'aiuto dello Spirito Santo, che solo può sostenerci in un'opera soprannaturale come questa e in tutte le altre azioni soprannaturali. Rinnoviamo il nostro affidamento allo Spirito e alla sua opera, Egli che solo può farci capire il mondo soprannaturale e realizzarlo in noi. Invochiamolo prima di ogni azione, per avere l’aiuto a compierla bene. (b) Gli Apostoli fissano Gesù che viene sollevato al cielo e una nube, simbolo della presenza di Dio, glielo nasconde (9 Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi); intervengono gli angeli, che parlano loro che continuano a guardare in cielo mentre Egli si allontanava (10 Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro) e dicono loro che tornerà glorioso come l'hanno visto andar via colui che sotto i loro occhi è stato assunto in cielo (11 e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo»); nell’attesa del suo ritorno essi non devono guardare il cielo (11) ma impegnarsi a costruire il Regno di Dio procurando che tutti gli uomini diventino discepoli di Gesù (cfr. Mt 28,16ss). Così Luca ci avverte che con l'ascensione Gesù diventa invisibile, ma non assente; perciò nel corso degli Atti ce lo fa vedere presente in tanti modi e in inntensa attività insieme con lo Spirito Santo (cfr. anche Mc 16,20). La lettura attenta della storia della Chiesa ci fa vedere Gesù che continua a realizzare questa promessa di restare con i discepoli fino alla fine del mondo, mentre predicano, battezzano, insegnano per aiutarli a crescere (Mt 28,16-20; cfr Mc 16,16-20).

III - Efesini 1,17-23 – S. Paolo prega per i credenti di Efeso, perché il Padre li arricchisca con altri suoi doni, oltre quelli che ha già dati loro. (a) Anzitutto ha donato per la salvezza loro Gesù, manifestando la sua onnipotenza sia nel consegnarlo alla morte, sia con la risurrezione e ascensione, portandolo nel mondo celeste e dandogli potere accanto a sé (20 Egli la manifestò in Cristo,/ quando lo risuscitò dai morti/ e lo fece sedere alla sua destra nei cieli); così lo ha elevato al di sopra di tutte le creature sia quelle angeliche del mondo celeste, sia di quelle di questo mondo, e persino di quelle del mondo futuro (21 al di sopra di ogni Principato e Potenza,/ al di sopra di ogni Forza e Dominazione/ e di ogni nome che viene nominato/ non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro). Infatti Dio ha messo tutte le cose sotto di lui (22 Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi) e lo ha dato alla Chiesa come capo supremo (22 e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose): in effetti la Chiesa è il corpo di Cristo e in essa Egli è pienamente presente - Egli che domina completamente tutta la realtà (23 essa è il corpo di lui,/ la pienezza di colui che è il perfetto compimento / di tutte le cose). (b) Inoltre il Padre ha donato lo Spirito Santo nella pentecoste agli Apostoli e ai primi credenti e poi a tutti nel battesimo e negli altri sacramenti. Ora Paolo prega il Padre glorioso, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo (17 il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria) che faccia agli Efesini il dono della sapienza, che viene dallo Spirito, e che lo riveli loro in modo che possano conoscerlo ancora di più (17 vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui); inoltre illumini gli occhi della loro mente e faccia loro comprendere a quale traguardo egli li chiama: così potranno conoscere la grandiosa ricchezza, che egli ha preparato per quelli che sono suoi (18 illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi); infine riveli loro l'immensa potenza con la quale ha agito per loro che credono in lui, secondo l’efficacia della sua forza irresistibile (19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore). Dio Padre ci ha dato Gesù come nostro fratello e salvatore e lo Spirito Santo come illuminatore e santificatore. Per i meriti di Gesù Cristo possiamo sperare tutto dalla potenza e bontà di Dio. La conoscenza del mistero del Dio Uno e Trino e dell’opera redentrice di Gesù e dell’attività santificatrice dello Spirito sono dono dello Spirito a noi, ma sono anche frutto del nostro impegno a corrispondere alla grazia dello Spirito, che ci sollecita e ci aiuta a fare la nostra parte. La chiamata di Dio è un dono, ma noi dobbiamo corrispondere; solo così possiamo sperare dalla misericordia di Dio di arrivare all’eredità eterna. Lo Spirito fa la sua parte; insistiamo per avere la grazia di fare la nostra.

EUCARESTIA. Qui il Padre continua a donarci Gesù e lo Spirito Santo: essa è certamente il modo più intenso della presenza di Gesù in mezzo a noi e sorgente inesauribile di vita divina e lo Spirito vi opera la presenza eucaristica, ancor prima agisce nel ministro per predicare e nel fedele per farlo aderire alla Parola e infine ci unisce a Gesù nella Comunione Eucaristica. La Vergine Maria, che avremmo festeggiata oggi sotto il titolo di Ausiliatrice, se non fosse l’Ascensione, preghi per noi con S. Giuseppe, gli Angeli Custodi e i Santi Patroni, per ottenerci di essere autentici discepoli di Gesù. 

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