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Ospedale “A. Landolfi”… un’emorragia cronica… forse se ne desidera la “morte”?!

Sindaci del Comprensorio: una cura omeopatica

L’Ospedale “A. Landolfi” non gode, affatto, di ottima salute. Anzi, si avvia verso la paventata chiusura, preannunciata, di fatto, da metodiche azioni di smantellamento.

Eppure, l’ineffabile governatore Vincenzo De Luca ha affermato, a più riprese, che l’aggregazione con l’Azienda Ospedaliera del capoluogo irpino avrebbe preservato il nosocomio conciario dal rischio di estinzione.

Ma, ahimè, ci sembra che la sequenza degli atti vada, proprio, nella direzione opposta, come si evince  dall’imminente sospensione degli strategici ambulatori di Cardiologia, diagnostica vascolare, geriatria e gastroenterologia, unitamente al connesso servizio di  endoscopia  digestiva.

Così, invece, di aumentare gli organici medici e paramedici, in vista dell’istituzione di nuovi reparti e servizi, siamo costretti a subire quest’ulteriore danno.

A questo punto, la domanda sorge spontanea: ”Solofra e il vasto Comprensorio serinese-solofrano-montorese non hanno alcun peso politico-amministrativo?”

Eh, sì! Se il sindaco di Solofra, Michele Vignola, sottolinea che “la Direzione generale “del “Moscati” “resta    chiusa al confronto”, vuol dire che nelle alte sfere manca qualsiasi considerazione, riguardo alle legittime esigenze delle Comunità edell’utenza, anche di quella esterna.

Quindi, ben lungi dal voler compiere uno sterile sfoggio di cultura giuridica, non potremmo, tuttavia, esimerci dal sottolineare che la nostra Repubblica ”tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività”, garantendo, anche per questo,” cure gratuite agli indigenti”.

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