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Energia geotermica, per la sperimentazione Graded punta sugli Emirati Arabi

Esportare una best practice made in Naples nella città del futuro: Graded punta a una sperimentazione a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, per “Geogrid”, il progetto di ricerca che l’azienda napoletana del settore energia guidata da Vito Grassi sta portando avanti con Università Parthenope (responsabile scientifico il professore Nicola Massarotti), Federico II, UniSannio, Università della Campania Luigi Vanvitelli, Cnr e Ingv. Si tratta di un progetto di trigenerazione elettrica, termica e frigorifera da fonte geotermica che è stato sperimentato, in diverse fasi, sul territorio napoletano.

L’impianto è un innovativo sistema “ORC” (acronimo di Organic Rankine Cycle, in italiano Ciclo Rankine Organico) alimentato da energia termica ottenuta da un “pozzo” a bassa profondità con acqua a temperatura di circa 100 gradi. La seconda fase del progetto è attualmente in fase di realizzazione nei Campi Flegrei, dopo che una prima linea di ricerca aveva interessato, circa un anno fa, i cantieri della metropolitana di piazza Municipio, con il posizionamento di dieci sonde geotermiche, distribuite tra due gallerie e collegate a una Energy Box. Un “dimostratore” non collegato ad alcuna utenza reale, ma realizzato al solo scopo di ricerca, che tuttavia ha consentito di testare il condizionamento di una struttura di dimensioni maggiori di quella relativa a una abitazione. E che soprattutto potrebbe dare buoni risultati in aree nelle quali la necessità del condizionamento si presenta per almeno 10 mesi l’anno.

“Pensiamo agli Emirati Arabi, in particolare a Dubai, dove stiamo tentando di portare questa sperimentazione con pozzi che non richiedono grosse profondità visto che a 10-15 metri già è possibile trovare una temperatura molto inferiore a quella esterna, producendo energia termica con maggiore efficienza e minore dispendio di risorse", spiega l’amministratore delegato dell’azienda Vito Grassi. Del resto proprio negli Emirati, Graded presenterà le analisi e i primi risultati della sua "Green Farm”, la fattoria ecologica capace di operare e autosostenersi sfruttando fonti energetiche rinnovabili come sole e biomasse, in occasione dell’Expo 2020 di Dubai. Il progetto è in fase di realizzazione in via sperimentale e in collaborazione con il Dipartimento di Agraria della Federico II, su un’azienda agricola di Castel Volturno di proprietà del Dipartimento.

 

“Dubai è un mercato che offre buone possibilità di sbocco per le imprese che intendono mettersi in gioco al di fuori dei confini nazionali – conclude Grassi -. Un mercato sul quale operano i principali player del mondo, un contesto gratificante, soprattutto perché dà la possibilità di rapportarsi con imprese del proprio settore molto più all’avanguardia che possono fare da traino. Il bello di fare impresa alla fine è proprio questo: continuare ad avere voglia di mettersi in gioco ogni giorno”.

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