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Il prendere cura

La Metodica Naturopatica e quella Floriterapeutica del Dott. Bach rivolgono estrema attenzione all’educazione dell’essere umano, affinché egli impari a prendere cura, in maniera equilibrata e costruttiva, di se stesso, degli altri, dell’ambiente, della Natura, del Creato intero.

L’essere umano è considerato nella totalità di corpo, mente, emozioni ed anima; nella sua collocazione nel mondo e nelle interrelazioni con tutti i costituenti del Creato. E’, infatti, impensabile un’esistenza umana avulsa da un Creato palpitante di vita, scollegata da tutto ciò che le è intorno.

Vediamo il significato della parola  “cura”  e troviamo un senso. Cura: 1) impegno assiduo e diligente nel perseguire uno scopo, nel praticare un’attività, nel provvedere a qualcosa o a qualcuno: 2) riguardo, attenzione; 3) precisione, diligenza; 4) l’attività nella quale si è impegnati. (dal Dizionario della Lingua Italiana Devoti – Oli).  5) Sollecitudine, pensiero ( dal Vocabolario della Lingua Latina Castiglioni – Mariotti).

Prendere cura è, quindi, avere un pensiero per qualcuno o qualcosa; agire con precisione e diligenza; manifestare sollecitudine, riguardo, attenzione; assumere un impegno assiduo e diligente rispetto a qualcuno o a qualcosa. Le definizioni si fondano su valori portanti dell’essere umano: responsabilità, rispetto, motivazione, impegno, costanza, coerenza, entusiasmo, pazienza, chiarezza di intenti e di azioni, amore, gioia, pace , luce, vita.

Domanda: perché prendere cura?

Pensiamo all’opposto, al non prendere cura. Dal Dizionario dei Sinonimi e Contrari di De Mauro, l’opposto di cura è: abbandono, disinteresse, noncuranza, indifferenza, dimenticanza, incuria, negligenza, sciatteria, trascuratezza, Sono elencati anche altri termini, ma quelli riportati sono  sufficientemente spaventosi. Il senso di bruttezza ed oscurità  derivanti dovrebbero già indirizzare alla ricerca di bellezza, luminosità, positività. L’essere umano ha potenzialità enormi, solo che ogni tanto dimentica di averle. Il prendere cura può diventare un pungolo continuo a sperimentare le proprie potenzialità, a verificare nel concreto le capacità personali, a fare i conti con i propri limiti, a mettere in campo il meglio di sé. Può essere uno specchio in cui riflettersi in tutta la propria umanità. E’ una difesa e una protezione della propria natura umana, un’efficace prevenzione. Una persona che si prende cura di sé, è attenta a sé e ai bisogni personali, a ciò che è meglio per se stessa e per la sua crescita equilibrata e matura. Una persona in tale dimensione costruttiva e dinamica evita accuratamente danni e pericoli. E’ motivata a fare sempre del proprio meglio e, attimo per attimo, rinnova e rafforza la sua motivazione.

Chi impara a prendersi cura di sé , impara anche a rivolgere attenzione responsabile e rispettosa agli altri e a tutto ciò che lo circonda. Non si sostituisce mai ad alcuno, perché è consapevole che ognuno ha e deve avere la responsabilità di se stesso e dei suoi pensieri, emozioni, azioni. Interagisce con ogni persona ponendo in atto i principi del corretto vivere. E’ delicato con tutto ciò che lo circonda, arrecando meno danno possibile e apportando significativi miglioramenti, perché è conscio che si va avanti tutti insieme, gli esseri umani e il Creato intero.

Teresa Gagliardi

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