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Carmine De Maio.: "..Sempre denunciato le precedenti gestioni, miopi e in molti casi clientelari.

Ieri si è tenuto il consiglio comunale della Città di Avellino, monotematico, sulla
vicenda Alto Calore e Acqua Pubblica. In questi anni come Filctem Cgil, insieme alla
Camera del Lavoro Territoriale Cgil, abbiamo sempre denunciato le precedenti
gestioni, miopi e per non ripeterci, in molti casi clientelari. 
 
Soprattutto quando nonhanno messo al centro il bene comune acqua, gli interessi dell’azienda pubblica e deicittadini irpini utenti. E per questo chi in questo tempo di smarrimento edelegittimazione dei corpi intermedi, indica genericamente il sindacato come
connivente, non restituisce parole di verità sulle questione, non specificando chi,
come, cosa. 
 
Diverse le iniziative portate avanti, anche per rispettare la volontà
referendaria del 2011, coinvolgendo più volte Padre Alex Zanotelli. Da queste
iniziative sono nate anche nuove associazioni. Abbiamo fatto nostra la tutela
ambientale, gli sforzi di sensibilizzare sui temi della tutela e prevenzione dei corpi
idrici, di cui l'Irpinia è la "cassaforte" saccheggiata dalle zone costiere, senza che i
vari governi regionali campani abbiano dato adeguato ristoro e valore a questa terra, a
questa risorsa, pur essendo proprietari di importanti impianti e reti. 
 
Fatta questadovuta cronistoria dobbiamo riconoscere che il consiglio comunale della città
capoluogo, dopo tanti anni, finalmente approva una risoluzione che lo impegna in
maniera concreta e in particolare oltre “ gli steccati “ della maggioranza consiliare.
Senza perderci in sterili ed inutili polemiche va ricordato che comunque Avellino
insieme alla provincia è il maggior azionista socio dell’alto calore. 
 
Quindi è unagrande responsabilità verso la comunità irpina e verso gli avellinesi quanto si è decisodi portare avanti. Per cui considerate le difficoltà economiche che vive l'Ente
comunale di Avellino, sarebbe corretto e giusto che possano in una nuova logica
gestionale ed operativa dell’Alto Calore, esprimere la volontà e l’intenzione di
indicare o provare “se c’è una nuova maggioranza" tra i comuni soci, i tecnici che
dovranno lavorare nella logica di tutela dell’acqua pubblica, non solo dell'erogazione
del servizio, e quindi preservare un’azienda (Consorzio) che ha fatto la storia di
questa provincia per moltissimi nel bene e poi nel male. 
 
Questa organizzazione chevuole lavoro dignitoso, tutela dell'ambiente e quindi dell'acqua in maniera prioritariaseguirà con la giusta attenzione l’evolversi della vicenda e la piena applicazione dellamozione consiliare.

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