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Montoro. Pronti, partenza, via: …si votaaaaaaaaaaaaaaaa!

 

Montoro, non più né inferiore, né superiore, né Nord né Sud, ma semplicemente Montoro, si appresta alle seconde elezioni amministrative della sua storia.

Nel 2014, Mario Bianchino, con 6.310 voti (54.05%), vinse il ballottaggio contro Salvatore Antonio Carratù e divenne il primo Sindaco della Città di Montoro unita. Al primo turno Bianchino ottenne il 37,66% dei voti andando al ballottaggio senza apparentamento, mentre il suo rivale, Carratù, che al primo turno aveva ottenuto il 25,31% dei voti, al ballottaggio si fermò a 5.364 voti (pari al 45,95%), nonostante l’alleanza con Girolamo Giaquinto che capeggiava una lista civica riconducibile a Forza Italia, forte del 22,42% dei voti.

Montoro, oggi, è il terzo comune della provincia di Avellino, ed il prossimo 26 maggio si appresta a tornare nuovamente al voto amministrativo. Allo stato, a circa dieci giorni dalla presentazione delle liste (termine ultimo: ore 12.00 del 27 maggio 2019), il tema è uno solo: pro o contro Bianchino?

Le voci sono tante e tanti tenteranno di scalzarlo, o come dicono i meno forbiti: «di mandarlo a casa!»…

Il vortice della campagna elettorale, o se preferite della “campagna acquisti & cessioni”, per la presentazione delle liste, è già partito. Solofraoggi ha sentito alcune voci del vortice (N.B.: del vortice, non dei vertici!), voci e indiscrezioni, naturalmente, anonime, che tali resteranno, vere e/o false o presunte tali: nulla di realmente vero, di ufficiale e/o di definitivo. Tutto all’insegna del “gossip” più assoluto, frutto solo di ipotesi, a volte anche fantascientifiche, sul tema elettorale che appassiona sempre molto, e non solo i montoresi.

Fatta questa sacrosanta premessa, con la speranza di non urtare la sensibilità dei possibili contendenti (in questa fase, la politica si ricompone e si scompone ad ogni soffio di vento e può far sembrar vero quello che poi non è!), passiamo ad esaminare “le voci”: voci e solo voci, …null’altro!

Il primo a partire in formato 6x3 è stato Girolamo Giaquinto. 

Chissà perché nelle campagne elettorali partono tutti in manica di camicia, imitando Renzi che a sua volta ha imitato Obama.  La storia dice che le maniche di camicia, hanno portato fortuna solo all’originale, Obama, che è stato eletto per ben due volte presidente USA!

Ma torniamo al gossip. Alcune voci dicono di una prossima discesa in campo dell’ex senatore Andrea Carmine De Simone, che, per scalzare Bianchino, appoggerebbe Girolamo Giaquinto, e si proporrebbe, poi, come candidato sindaco post Giaquinto nelle successive elezioni del 2024! …Sinceramente la voce è proprio grossa, ma anche molto improbabile: e poi, perché aspettare il 2024 e non candidarsi adesso!

Altra novità dovrebbe essere la discesa in campo dell’Ing. Vincenzo Bruno, figlio del più noto Ing. Consolato che nel 2014 appoggiò Giaquinto (voti 345: non eletto!), ma che questa volta appoggerebbe Bianchino!

Altre voci sussurrano che “i cavalli da tiro” del candidato sindaco in manica di camicia, Girolamo Giacquinto, i consiglieri Francesco De Giovanni e Antonello Cerrato (quest’ultimo eletto nella maggioranza e poi collocatosi all’opposizione!), non sarebbero proprio troppo convinti di tirare la volata a Giacquinto.

Contese campanilistiche e polemiche connesse ai debiti fuori bilancio dell’ex Comune di Montoro Superiore non aiutano: non si esclude una loro possibile Lista in appoggio addirittura a Bianchino, lasciando Giaquinto in maniche di camicia!

Lo stesso, si dice possa accadere anche per alcuni fedelissimi di Carratù (che questa volta non si candiderà, o almeno, così si dice!), che al ballottaggio 2014 avevano appoggiato Giaquinto, accreditati di circa 1.500 consensi (gruppo De Regno, Lepre, Salvati, Spiezio?), che non disdegnerebbero un buon accordo con Bianchino: in politica, si sa, tutto è possibile, ma la voce, allo stato, è alquanto improbabile.

È anche vero, però, che quelli del Pd non sia azzannano mai due volte per lo stesso osso: imparano dagli errori, e la seconda volta si mettono d’accordo!

Ininfluente o irrilevante è considerata la partecipazione di Sinistra Italiana: «è contro tutto e tutti, … con possibilità di aggregazione pari a zero!»

Il Movimento 5 stelle nel 2014 prese 355 voti (2,78%), voci maligne (!) dicono che stavolta andrà bene se li riconfermeranno! Sperare di prendere gli stessi voti delle politiche 2018, è certamente un’utopia per i 5 stelle: si dice che potrebbe andar bene se raggiungessero l’unità, … anche in senso percentuale!

Dovrebbero attestarsi entro la prima decina, non di più!

Ma quali saranno i temi della campagna elettorale?

Certamente l’industrializzazione (Cartiera si, Cartiera no!), la depurazione, l’inquinamento del torrente Solofrana ed i riflessi sulla vita dei montoresi, il tema dell’unificazione dei due comuni e le rivendicazioni della frazione di Torchiati (frazione ribelle?), sede dell’ex Comune di Montoro Superiore, che si sente abbandonata e lamenta di aver perso il suo appeal. Certo una campagna elettorale basata sulle recriminazioni (anche legittime, per carità!) di una frazione di circa 1500 abitanti, non ha molto senso e non aiuta ad aggregare forze per la vittoria finale.

E Bianchino? …Cosa farà Bianchino?

Bianchino, qualche mese fa, era partito con una campagna elettorale molto social, per illustrare gli innumerevoli risultati conseguiti durante il suo mandato, poi, ha rallentato fino a fermarsi, in attesa di conoscere il suo competitor, perché una cosa è certa: la lotta sarà a due, sia nel primo che nell’eventuale secondo turno e per vincere serviranno circa 7.000 voti.

Ma qual’è la forza e qual’è la debolezza di Bianchino?

Bianchino ha dalla sua una lunga esperienza, un carattere forte ed autorevole e buoni risultati: con il contributo di tanti montoresi, è cresciuto il senso della comunità, è cresciuta l’economia, sono aumentati servizi, le opere pubbliche e le attività economiche, sono cresciuti i valori immobiliari e sono in atto nuove prospettive di sviluppo.

Per contro, gli stessi elementi possono anche penalizzarlo: dopo un po', anche fisiologicamente, aldilà dei risultati, del merito e delle capacità, gli elettori potrebbero anche stancarsi del politico che da anni li guida.

Vincere al secondo mandato, poi, è sempre molto più difficile che al primo: manca il requisito della novità, si sconta un po' di “stanchezza”, ed anche i supporter più partigiani non hanno più lo stesso entusiasmo iniziale. Occorrerebbe aggregare forze nuove da integrare nell’attuale compagine, …e non è detto che ciò non stia avvenendo!

Quali sono, invece, i punti di forza e di debolezza del suo più probabile competitor, Girolamo Giaquinto?

Girolamo è un giovane ed ottimo professionista, non nuovo alla politica, finora ha conseguito successi solo in ambito sovracomunale, grazie alle sue capacità di aggregazioni plurime di fronti anche contrapposti. È molto benvoluto a Montoro (per la verità, più a Nord che a Sud!), è partito, però, a spron battuto con una campagna elettorale tambureggiante. Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera, ma si dice anche che il cavallo che parte per prima spesso non raggiunge il traguardo, soprattutto se si lascia imbrigliare in contese campanilistiche tra frazioni che limiteranno, e non poco, il suo raggio d’azione.

Questo è al momento lo stato dell’arte vero, presunto, probabile e/o possibile che sia.

Le cose, come sempre, sono destinate comunque a cambiare, e, almeno fino alle ore 12.00 del 27 aprile 2019, non avremo certezze!

Per finire non resta che fare gli auguri a tutti i montoresi di una buona e serena campagna elettorale: Montoro è una grande Città ed è un orgoglio per la nostra regione.

mariomartucci

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