Domenica delle Palme. Dopo circa 60 anni, palme ancora ben addobbate.
La domenica che anticipa la Santa Pasqua è detta delle Palme, per rievocare un preciso momento della vita di Gesù, ossia il suo ingresso trionfale a Gerusalemme, mentre la folla acclamava il Salvatore, agitando dei rami di palme, in segno di festa.
Difatti, secondo un’antica tradizione ebraica, durante la ricorrenza del Sukkot, i fedeli salivano in pellegrinaggio al tempio di Gerusalemme, portando con sé un mazzetto intrecciato di palme, mirto e salice.
Secondo quanto raccontato dai Vangeli, Gesù avrebbe fatto il suo ingresso trionfale a Gerusalemme, andando incontro alla morte, proprio in occasione di questa festività.
Da allora, i fedeli cristiani ( ma anche gli ortodossi e i protestanti) rievocano quell’evento, attraverso la benedizione e lo scambio di foglie di palma oppure dei più comuni ramoscelli di ulivo.
Questa mattina, anche i cristiani solofrani si sono riversati nelle piazze del comune conciario, riempendole, al fine di agitare i ramoscelli d’ulivo, in segno di festoso incontro con il Signore.
Per dovere di cronaca, dobbiamo dire che le palme sono state benedette anche al termine delle sante messe, celebrate nelle nostre parrocchie.
Dulcis in fundo, ci piace sottolineare che, dopo circa sessant’anni, abbiamo visto palme addobbate, come ai nostri tempi adolescenziali, con biscotti, caramelle, mandorle ed uova, in segno di abbondanza e buon augurio per le nostre Comunità.