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S.Agata Irpina ricorda e celebra il martirio dell'omonima Patrona

Il 5 febbraio, la comunità di S.Agata Irpina -frazione di Solofra- ricorda e celebra il martirio dell'omonima Patrona, la cui storia affonda le proprie radici nel III secolo, durante il proconsolato di Quinziano. 
Secondo la tradizione cattolica, Agata era una giovane fanciulla di Catania, torturata e condannata a morte per non aver mai tradito la sua fede cristiana. Agata, infatti, consacrò la sua verginità e la sua vita a Dio. Proveniva da una ricca e nobile famiglia, quando rifiutò le proposte del prefetto romano Qunziano, che la inviò dalla proprietaria di un bordello. Trovandola una donna tenace e intrattabile, dopo minacce e pressioni, la fece mettere in prigione, a motivo della sua fede cristiana. 
Tra le torture subite vi fu il taglio dei suoi seni con le pinze, per poi essere condannata a finire la sua vita sui carboni ardenti, ma un terremoto la salvò da quel destino; fu allora condotta in prigione, dove San Pietro, apostolo e martire, apparve a lei e guarì le sue ferite. Sant'Agata morì, per amore di Cristo, nel 251.  Ogni anno sono sempre più numerosi i fedeli che accorrono a venerare la giovane Santa nella piccola chiesa di Sant'Agata Irpina (XVII sec) e, quest'anno, l'affluenza è stata nettamente maggiore: probabilmente anche la decisione del Parroco, il Sac. Virgilio D'Angelo, di posticipare la processione devozionale alle ore 16.30, ha dato la possibilità a più persone di poter assistervi e poter venerare la Santa anche dopo la fine dell'orario lavorativo.
Anche se quest'anno non si è formato il Comitato Festa, in quanto, nonostante le continue sollecitazioni da parte del parroco, nessuno - tranne i veterani devoti sant'Agatini - ha dato disponibilità a mettersi in gioco per il paese e le condizioni meteorologiche non del tutto ottimali, la riuscita della festa patronale è stata ottima e ciò lo si deve a quanti, col proprio piccolo contributo e con l'impegno, hanno fatto sì che tutto riuscisse nel migliore dei modi. 
Con la speranza che sempre più cresca nella nostra comunità l'affetto per la nostra Patrona e l'attenzione a realizzare qualcosa per il bene comune, soprattutto dalle generazioni giovani-adulte, preghiamo la nostra Sant'Agata, perché ci preservi da ogni male, ora e per sempre.
                                 Marika De Stefano

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