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Solofra: Vignola il provinciale!

Tra i tanti disastri di “Renzi” c’è anche la legge Delrio (L. 56/2014) sull’elezione indiretta degli organi della Provincia: le Giunte provinciali sono state abolite. Resta solo il Consiglio provinciale e il Presidente. Votano solo i politici: sindaci e consiglieri comunali in carica dei comuni della provincia.

Se si trattasse di normali elezioni - quelle in cui votano i cittadini - il Pd ed i suoi alleati non avrebbe avuto nessuna possibilità di eleggere il presidente della Provincia di Avellino, …nemmeno se al posto di Michele Vignola avessero candidato Padre Pio da Pietrelcina!

Ma trattasi di elezioni politiche, “inter nos”, di secondo livello, in cui il Pd ed i suoli alleati hanno una maggioranza stratosferica e Vignola ha, praticamente, già vinto!

C’è da aspettare, però, il responso delle urne: perché spesso "chi entra papa in conclave, ne esce cardinale".

Le divisioni all’interno del Pd e dei suoi alleati sono tante e variegate a testimonianza di tantissime pretese spesso non supportate dalla reale statura dei candidati, compresa quella dell’attuale candidato alla Presidenza della Provincia di Avellino, Michele Vignola, che si affanna a ripetere di non essere il candidato del Governatore De Luca, ma di essere stato scelto perché è un «profilo di sintesi!».

E che vor dì! …direbbe Montesano!Vor dì” che, come si dice a Napoli, “tene a cazzimma!”.

Gli esponenti del centro-destra della politica avellinese, sapevano con certezza, già da luglio, che Vignola sarebbe stato il candidato “unitario” alla Presidenza della Provincia del Pd (ed alleati), tant’è, che lo stesso Vignola, che voleva viaggiare coperto, spesso “era costretto” a precisare o faceva precisare dalla stampa, di non essere candidato alla Presidenza della Provincia: …più paraculo di cosi, si muore!

Ma perché Vignola si affanna a precisare che non è il candidato del Governatore?

Essere il candidato del Governatore De Luca non è certo una macchia!

Il Governatore è comunque la più autorevole espressione del Pd nell’Italia meridionale.

E allora perché Vignola continua a dire che non è il candidato del Governatore?

Che il Governatore non ne abbia un’alta considerazione, lo dicono i fatti.

Spesso lo ha sfruculiato sui progetti mai presentati dal comune di Solofra alla Regione.

Il depuratore industriale di via Carpisano, di proprietà della Regione Campania, è sotto sequestro preventivo con facoltà d’uso, e, per disposizione della stessa magistratura, deve essere adeguato ai parametri di legge. La Regione ha finanziato l’adeguamento di tutti i depuratori di sua proprietà, tranne quello di Solofra!

Il Governatore è venuto a Solofra ad inaugurare una Farmacia, ma si è preso l’Intero Ospedale Landolfi: è vero che a Solofra saranno trasferiti alcuni reparti non essenziali del Moscati, ma è altrettanto vero che sono stati trasferiti al Moscati (e altrove!) i reparti più essenziali dell’ospedale di Solofra!

Il Governatore, in Irpinia e nel Sannio, invece di far accorpare tra loro le cliniche private (14), come prevede la legge, ha accorpato gli ospedali pubblici (4) sostituendo l’offerta sanitaria pubblica con quella delle cliniche private convenzionate (alcune delle quali non sono neanche in possesso dei requisiti strutturali).

Che dietro tutto ciò, ci fosse un accordo per la candidatura?

Vignola dice che non è mai stato a Marano, evidentemente conosce bene cosa si fa a Marano!

Una vittoria a palazzo Caracciolo, però, non significa niente: il Pd può solo vincere.

Se non vince è perché i lupi sono troppo affamati e si mangiano tra di loro. E Vignola è anche un lupo scarso. Fortunato, ma scarso. Va in difficoltà su banali domande che si fanno a qualunque candidato. Tipo: professione. Ha detto di essere “Geometra e consulente amministrativo”, ma, a Solofra, nell’ambiente, nessuno lo conosce come tale. Egli ha sì il diploma di Geometra, ma non esercita (non è iscritto all’albo).

E allora, o è sbagliata la domanda – “titolo di studio, anziché “professione!” –  o è sbagliata la risposta!

Vignola comunque è uomo di partito. Lo è fin da piccolo, da quando aveva i calzoni corti e andava appresso all’integerrimo Dottore Russo (che rifuggiva da ogni incarico!), ma non ha appreso il suo insegnamento più grande: …si vive per il partito, non del partito!

Riprodurre alla Provincia il modello Solofra, sarebbe una vera iattura per l’Irpinia.

La riconversione industriale a Solofra proprio non esiste, anzi, quasi non esistono più le industrie. Ogni volta che si cerca di cambiare destinazione d’uso a opifici in disuso, interviene l’Asi con interessato ostruzionismo!

L’area industriale è un deserto privo di servizi, le strade non hanno griglie e se piove diventano fiumi!

Quanto al turismo, l’infopoint Scorza, doveva essere il fiore all’occhiello del turismo solofrano, ma oggi è solo un recinto diroccato inidoneo ad ospitare persino le galline: dovremo anche restituire 65.346,89 euro, per non aver realizzato i lavori per tempo!

Quanto agli investimenti nelle scuole, siamo al medio evo.

Non sono stati resi pubblici on line gli esiti delle verifiche di vulnerabilità sismiche delle scuole, e, su alcune di esse, sono stati eseguiti – in violazione anche del buon senso –  interventi di efficientamento energetico su immobili non adeguati alle norme sismiche vigenti!

Quanto ai rifiuti, il centro di raccolta di via Misericordia è stato costruito senza la preventiva autorizzazione paesaggistica, su un’area che ospitava vasche di raccolta e primo trattamento di reflue civili e industriali provenienti dagli antichi insediamenti produttivi solofrani.

A parte ciò, Vignola è un politico fortunato. E quando uno è fortunato, …è fortunato!

Il 31 ottobre dovrà solo conquistare il voto dei suoi amici: pare che molti suoi avversari, anche solofrani, voteranno per Lui.

Le cose sono alquanto complesse, ma come si dice: «dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io!»

Buona fortuna a tutti gli Irpini: che dio ce la mandi buona!

mariomartucci

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