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Solofra. La “gola profonda” della privata riunione sulla depurazione…

Che la riunione di lavoro tra amministrazione e conciatori di martedì 4 settembre 2018, sul tema caldo della depurazione industriale e sulle annesse problematiche ambientali, fosse l’ennesima riunione a vuoto o, se volete, la solita solfa riscaldata dal clima estivo, lo si era capito già dalla lettera di convocazione.

Nonostante la calura la partecipazione è stata anche numerosa. La stampa, però, era assente: non si sa se per non ascoltare le solite “palle” di Vignola, o perché trattavisi di una riunione di lavoro “privata” o, per essere più politically correct, “riservata”. Il giorno successivo alla riunione c’è stata un’intervista del Sindaco con i soliti appelli e le solite dichiarazioni di buone intenzioni. La “novità” sarebbe il coinvolgimento nella task force della Solofra Servizi spa e della Cogei srl.

Di videosorveglianza del torrente, di telecamere per ispezioni fognarie e di georadar, se ne parla da una vita.

Ma di cosa si è parlato durante la riservata riunione di lavoro tra l’amministrazione e i conciatori?

Cosa si saranno mai detti, Amministrazione & Conciatori, di così importante?

Vi piacerebbe saperlo eh? …E allora ve lo dico! …Una fonte, o, se volete, una “gola profonda” (non nel senso che state pensando!) si trova sempre, ma siccome non ero presente ai fatti userò il condizionale.

La riunione sarebbe stata preceduta da una breve relazione di Vignola sullo stato dell’arte.  Delle cose dette da questi, “gola profonda” mi ha confessato che avrebbe anche potuto essere d’accordo, se a parlare non fosse stato Michele Vignola, Sindaco di Solofra da più di sei anni! …Vignola ha parlato come se in questi sei anni non fosse stato il sindaco di Solofra: …e forse ha proprio ragione!!!

Egli non ha saputo, non dico risolvere, ma nemmeno rappresentare le esigenze della comunità nei vari livelli istituzionali di cui - in campagna elettorale -  si vantava di avere anche le chiavi.

Oggi scopre che nella Solofrana ci sono sversamenti abusivi di reflui conciari, sicuramente, opera di malfattori, che i montoresi hanno ragione a protestare, che bisogna vigilare meglio e che la Regione “deve cacciare i soldi” per sistemare gli impianti di Solofra e di San Severino, entrambi sotto sequestro?

Per anni si è fatto palleggiare dal Governatore che lo ha sfruculiato a più non posso, prima promettendogli di finanziare, in via Carpisano, anche un miracoloso impianto biologico, e poi finanziando con 30 milioni di euro l’adeguamento di tutti i depuratori regionali, …tranne quello di Solofra!

Tutti sappiamo quello che sarebbe stato necessario fare: efficientare la depurazione chimico-fisica, separare e blindare la rete fognaria industriale in modo da poterla controllare con certezza e in sicurezza.

Pare che, per l’inconsistenza del suo operato, Vignola, abbia fatto anche un mea culpa, …ma è stato un mea culpa infinitesimale e con solenne autoassoluzione: …come quello studente che, dopo aver bighellonato, per essere promosso, promette solennemente ai genitori che in futuro si impegnerà nello studio!

La riunione sarebbe poi proseguita con interventi moralizzatori che hanno lanciato taglienti strali contro gli inaccettabili sversamenti degli inquinatori del III° millennio, …ma chissà perché, quando si parla di sversamenti abusivi gli inquinatori sono sempre gli altri, …nessuno guarda in casa propria!

Al netto del fenomeno della sovrapposizione della rete industriale con quella pluviale, di by pass (non quelli sanitari, ma quelli fognari!), a Solofra, ne esistono eccome!

C’è chi bypassa il misuratore fiscale e scarica nell’impianto di via Carpisano senza pagare la tariffa, e c’è chi è ancora più criminale, e bypassa tutto e tutti scaricando direttamente nella Solofrana!

Negare tutto ciò è impossibile. Lo dimostrano i numerosi sversamenti abusivi di reflui nella solofrana e i dati della Cogei srl. Pare siano circa 700.000 mc i reflui industriali misurati e fatturati dalla Cogei srl, a questi vanno aggiunti altri 700.000 mc circa, “non ufficiali”, provenienti per 2/3 da acque meteoriche e per 1/3 dalle fogne civili e dai by pass dei contatori-campionatori dei reflui industriali.

Dopo gli interventi moralizzatori ci sono stati interventi magico-profetici che hanno rappresentato la necessità di unire tutti gli imprenditori: …mettemose ‘nseme tutti e voleseme bene!

Cosa anche saggia e giusta, che però non tiene conto del fatto che a Solofra ci sono già diverse organizzazioni datoriali e che per la depurazione esiste addirittura un consorzio di imprenditori (il CoDeSo): per stare insieme, è necessario che tutti lo vogliano!  Come si dice: «a sta ‘nsieme è difficile, a fa questione nun ci vò nient’», …ed è quello che, sistematicamente, accade...

Vi risparmio la solita solfa sulla Task Force e sulla necessità di fare pressione sulla Regione per ottenere l’adeguamento funzionale del depuratore, perché ho assillato la mia gola profonda con una domanda ironica e provocatoria (chiedendogli anche di pensarci un attimo prima di rispondere).

DOMANDA: «Secondo Te, se la depurazione fosse gratuita e gli imprenditori conciari solofrani fossero esentati dalla Regione Campania (quale concreto incentivo “fiscale” per il rilancio dell’economia solofrana) dal pagamento della tariffa di depurazione, ci sarebbero ancora by pass e sversamenti abusivi?»

RISPOSTA: “Secondo me, si!” …By pass e sversamenti abusivi non sparirebbero!

 C’è gente che non si fida di nessuno, nemmeno a gratis. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di essere riuscito a farla franca in barba alle Istituzioni, ai competitor, ai cittadini e persino alla propria salute!!!

mariomartucci

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