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Open Fiber: dalle banche 3,5 miliardi di euro per la nuova rete italiana in fibra ottica

·         È la più grande operazione di finanza strutturata nell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) finalizzata allo sviluppo di una rete d’accesso completamente in fibra ottica.

·         Coinvolte BEI e CDP nell’ambito del piano Junker. BNP Paribas, Société Générale e Unicredit capofila di un pool di ulteriori 10 tra i maggiori istituti di credito italiani ed internazionali.

Open Fiber ha sottoscritto oggi con un pool di banche commerciali, Cassa depositi e prestiti e la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), un’operazione di finanziamento di durata pari a sette anni per un importo fino a 3,5 miliardi di euro, finalizzata alla realizzazione del proprio Piano Industriale. Si tratta della più grande operazione di finanza strutturata nell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) per lo sviluppo di una rete in fibra ottica.

Nell’ambito della complessiva operazione di finanziamento, è inoltre previsto il supporto dei soci (CDP Equity ed Enel), per un ammontare complessivo fino ad un massimo di ulteriori 950 milioni di euro.

Il finanziamento, insieme alle risorse messe a disposizione da parte dei soci e al cash flow generato da Open Fiber, consentirà la costruzione della nuova rete italiana in fibra ottica in modalità Fiber To The Home (FTTH). Il piano di investimenti, del valore complessivo di 6,5 miliardi di euro, permetterà di sviluppare una infrastruttura di comunicazioni elettroniche che raggiungerà circa 19,5 milioni di unità immobiliari sia nelle aree urbane (cluster A e B), sia nei centri di minori dimensioni (cluster C e D).

Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato di Open Fiber, ha commentato: “Il mercato finanziario ha mostrato un grande interesse per il Piano Industriale di Open Fiber. L’operazione vede coinvolti i più rilevanti istituti di credito italiani ed internazionali. Si tratta di un importante segnale di fiducia nel progetto, nel modello wholesale only e soprattutto nelle persone di Open Fiber che in questi mesi hanno fatto un lavoro fantastico”.

Franco Bassanini, Presidente di Open Fiber, ha dichiarato: “La presenza nel pool dei finanziatori di diversi intermediari finanziari stranieri di primaria importanza è, implicitamente, un segnale di fiducia nel nostro Paese, significativo in una fase di nervosismo dei mercati; l’operazione è anche una nuova dimostrazione della crescente attenzione dei mercati per la validità del modello di business adottato da Open Fiber e da altre innovative imprese europee, il più adatto a soddisfare l’esigenza di realizzare, con investimenti di lungo termine, le infrastrutture di rete di nuova generazione per la Gigabit Society”.

Il pool di banche commerciali è composto da BNP Paribas, Société Générale e Unicredit, in qualità di Underwriter, Global Coordinator, Global Bookrunners e Initial Mandated Lead Arrangers, Cassa depositi e prestiti, la Banca Europea per gli Investimenti, nonché - tra gli istituti italiani – da Banca IMI, Banco BPM, MPS Capital Services e UBI Banca – tra quelli internazionali – da Credit Agricole, ING, Caixa Bank, MUFG Bank, Natwest e Banco Santander, in qualità di Finanziatori. Unicredit svolge inoltre il ruolo di Agente.

Contestualmente all’erogazione del nuovo finanziamento, prevista entro ottobre 2018, Open Fiber provvederà al rimborso integrale del debito attualmente in essere.

Gli advisor legali dell’operazione sono stati White & Case, per conto della Società, Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, per conto delle banche e Ashurst, per conto della Banca Europea degli Investimenti. Arthur D. Little è l’advisor tecnico e di mercato delle banche.

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