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Solofra. Ospedale, depuratore, pozzi, e Asi: …non ci resta che piangere!

Scrivere lettere è sempre stata un’attività edificante.

Si scrive all’amata(Anonimo: 'Na lettera te scrivo, co' sto pennino d'oro, te voglio raccontane le pene che tengo al core…),all’amico(Lucio dalla: Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'…),e pesino ad un’amica che cade da cavallo(Ugo Foscolo: A Luigia Pallavicini caduta da cavallo).

Tutti scrivono:dai santi (basti pensare alle tante lettere di San Paolo ai Romani), ai poeti (poesie, odi, romanzi), ai cantautori (Nino Bonocore: Scrivimi …quando il vento avrà spogliato gli alberi,gli altri sono andati al cinema, ma tu vuoi restare sola,poca voglia di parlare allora … scrivimi); dai comuni mortali, ai suicidi (per motivare il loro addio alla vita). Gli unici che non dovrebbero scrivere lettere sono i politici.

A Solofra ce n’è uno che scrive lettere per giustificare i propri fallimenti politici: più i problemi si aggravano, più Lui scrive!

Cosi, solo per fare qualche esempio:

-La magistratura sequestra 2 pozzi civili e numerosi pozzi industriali e Vignola scrive…

-Viene sequestrato il depuratore industriale di via Carpisano e Vignola scrive al governatore Vincenzo De Luca per l’ammodernamento dell’impianto...

-Si effettuano pesanti tagli al Landolfi, e Vignola scrive che «L’Amministrazione si opporrà»…

-Il direttore generale dell’Asl, Maria Morgante, intacca la funzionalità e l’organizzazione del presidio ospedaliero A. Landolfi”, e Vignola scrive al governatore Vincenzo De Luca che l’ha nominata… 

-La direzione sanitaria dell’ASL Avellino, dispone il trasferimento di attrezzature ed arredi dall’ospedale di Solofra a quello di Sant’Angelo dei Lombardi, e Vignola riscrive al governatore Vincenzo De Luca…

Insomma, Vignola, ha scritto tante di quelle lettere, ma non ha mai ricevuto risposte: i pozzi civili e industriali sono ancora sequestrati e non hanno ricevuto alcun finanziamento pubblico per la bonifica; il depuratore industriale di via Carpisano è ancora sotto sequestro (con facoltà d’uso), ma non è stato oggetto di alcun intervento di adeguamento funzionale, anzi, la Regione, ha finanziato l’adeguamento di tutti i depuratori industriali, tranne quello di Solofra…; l’ospedale Agostino Landolfi di Solofra - secondo il governatore De Luca - doveva essere potenziato, invece, un po' alla volta, stanno portando via importanti attrezzature mediche e arredi verso altri ospedali. Così mentre Bisaccia ospita il Governatore De Luca per il taglio del nastro del nuovo reparto della Residenza Sanitaria Assistenziale (l’RSA ospita per poche settimane o a tempo indeterminato persone non autosufficienti, che non possono essere assistite in casa), l’ospedale di Solofra è diventato un mero magazzino da cui possono liberamente attingere gli altri ospedali Campani!

Ora, che senso ha, che il sindaco PD di Solofra scriva lettere agli esponenti del suo partito (che governa sia la Regione Campania che la Sanità) per “protestare” contro il programmato declino della nostra Città?

Qualche polloè addirittura insorto per difendere il presidio ospedaliero solofrano,promettendo persino di incatenarsi per tutelarne l’integrità,  incurante del fatto che la Dr.ssa Maria Morgante(nominata direttore generale dell’Asl di Avellino da Vincenzo De Luca su esplicita richiesta di De Mita), non fa altro che eseguire i diktat del governatore Vincenzo De Luca e di Ciriaco De Mita, …ed è triste constatare che vengono sempre prima gli interessi del partito, che garantisce anche future sistemazioni, e poi Solofra.

La zona industriale Asi è destinata ad essere un enorme ed esclusivo cimitero per sole industrie conciarie, la nostra acqua è stata scippata senza alcun indennizzo dall’Ente Idrico Campano (EIC). Gli amici del Sindaco, quelli del PD, non hanno finanziato la bonifica dal TCE dei nostri pozzi idrici (ma hanno finanziato quelli di Montoro!), il depuratore industriale di via Carpisano non ha ricevuto nemmeno un euro per l’adeguamento, e, cosa più grave, hanno ridimensionato l’ospedale Landolfi, sia sotto l’aspetto funzionale che materiale: oltre ad arredi e attrezzature mediche, lo hanno privato persino di 45 computer!

Purtroppo, …non ci resta che piangere (!), ed è superfluo persino chiedersi se le lettere di Vignola abbiano ricevuto risposte.

Qualcuno, però, ironicamente, se lo chiede, e scommette sul fatto che essendo Egli parsimonioso (meglio tirchio?), le lettere non giungano a destinazione perché non vi applica il prescritto francobollo!

Altri, invece, insistono, sul fatto che, essendo Egli poco avvezzo alla scrittura manuale,si sia rivolto a Felice Sciosciammocca, il famoso scrivano del film “Miseria e nobiltà”,e che le lettere non siano poi giunte a destinazione, …«perché il comune non tiene nemmeno li soldi pe’ pagà lu scrivano»!!!

mariomartucci

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