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L’erede del Socialismo Irpino.

Ho conosciuto Vincenzo NAPOLI, sindaco della Città di Solofra, quando avevo solo
otto anni: mio padre mi portò nell’abitazione in via Casa Papa dove viveva in
semplicità.
Ai miei occhi di bambino quell’uomo apparve grande di statura con il panciotto, mi
guardò da dietro gli occhiali tondeggianti ed esclamò: “ E’ ‘nu buono guaglione,
Peppì, lascialo cresce santo!”
Dopo quell’incontro seppi della morte avvenuta quello stesso anno, era il 1958,
partecipai al suo funerale immerso in una moltitudine di persone bianche in viso,
nascondevano il pianto, un fiume che al suono degli zoccoli dei neri cavalli del carro
funebre accompagnarono la salma nel cimitero cittadino.
Seppi in seguito che non aveva una sua tomba ma era tumulato in quella della
famiglia Iuliani dove lo andai spesso a trovare.
Dopo di lui ho conosciuto gli eredi del Movimento Socialista Irpino eletti come
sindaci della Città: Antonio D’Urso, Mario Famiglietti e per ultimo Aniello De
Chiara.
Tutti e tre eredi della linea rossa iniziata nell’ottobre 1920. Ognuno a modo suo
interprete della passione civile per le sorti della Città, del suo popolo e della sua
primaria attività conciaria, avvinti però all’eredità che mostrava nei testimoni la
vivacità dei moti dei primi anni del XX secolo.
Mario Famiglietti è stato eletto sindaco della Città la prima volta nel 1969, poi nel
1983 e successivamente nel 1987. Ha ricomposto molte ferite del sisma del 23
novembre 1980 ed ha lasciato monumenti che ne celebrano la memoria ai posteri.
Tra questi la piantagione dei tigli lungo gli assi viari dell’attuale area industriale, da
lui voluta negli anni Settanta.
Sabato 19 novembre, alle ore 18,30, nella Collegiata di San Michele Arcangelo la
moglie e le figlie lo ricorderanno con una Santa Messa Solenne celebrata da
Monsignor Mario PIERRO, Primicerio e Parroco, alla quale tutti sono invitati,
specialmente i giovani che non l’hanno conosciuto perché si parlerà di lui alla fine
della funzione sacra.
Vorrei ricordare questi ultimi eredi di un movimento che ha dato, dagli esordi, la
forza alle masse degli operai conciari della Città, la guida per affrontare forze
negative che si erano impadronite del bene unico, l’acqua, che alimenta ancora oggi
la Vita di uomini e ambiente, e continua a far crescere l’Arte della Concia delle Pelli
vanto e sostegno solidale di Solofra.
?
 
Rivolgo l’invito a chi oggi dirige le sorti della Città di tenere in conto le parole fatte
pronunciare dal regista John Borman al mago Merlino nel film “ Excalibur ”: “ La
maledizione degli uomini è che essi dimenticano! ” - affinché perpetuano la memoria
del sindaco Mario Famiglietti .
Novembre, 2017
Vincenzo D’Alessio & G.C.F.Guarini
 

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